venerdì 18 agosto 2023

RECENSIONE "L'ETA' DEL MALE" DI DEEPTI KAPOOR - EINAUDI

 

Deepti Kapoor
L’età del male

 EINAUDI

2023
Stile Libero Big
pp. 648
€ 22,00
 

La saga criminale dei Wadia

Party dove l'eccesso è la regola, abiti di uno splendore sfacciato, auto di lusso. Sesso. È tutto grandioso, tutto disponibile, basta accettare la legge della famiglia Wadia. Ora, anche a causa di una donna, questo mondo può finire.

«La risposta indiana a Il padrino».
The Guardian


Il libro

Sono amati da alcuni, odiati da molti, temuti da tutti. I Wadia controllano trasporti, miniere, zuccherifici. Ma è con la speculazione edilizia che stanno consolidando il loro impero. Ora però le proteste di chi viene sfrattato montano e il «Delhi Post» sta indagando per fare esplodere lo scandalo. Grazie al carisma e alla determinazione, Neda è riuscita a insinuarsi nella cerchia di Sunny Wadia, il rampollo destinato a prendere in mano le redini della famiglia. Ma invaghirsi di una giornalista come lei è una debolezza che a Sunny potrebbe costare molto cara. Il compito di scongiurare la rovina spetterà ad Ajay, ragazzo di origini poverissime, autista, tuttofare, guardia del corpo e, all’occorrenza, vittima sacrificale.

Dai villaggi immersi nella foschia ai piedi dell’Himalaya all’energia frenetica e palpitante di Delhi, L’età del male apre uno squarcio folgorante su una società pervasa da violenza, corruzione e ingiustizie millenarie. Ma anche da un fascino ineguagliabile.

«Un romanzo prorompente che vi trascinerà nei bassifondi di Delhi».
The New York Times

«Giorni con un dilemma orribile: divorarlo o centellinare i capitoli per farlo durare?»
The Washington Post

 

DEEPTI KAPOOR

Deepti Kapoor ha vissuto e lavorato a lungo come giornalista a Delhi. Per Einaudi ha pubblicato L'età del male (2023), primo volume di una trilogia, venduto in 35 Paesi in seguito a una delle piú contese aste di sempre e diventerà presto una serie tv.

 
 

Recensione

Un social triller ambientato tra Delhi, Mumbai, Goa, l'India più conosciuta, letta, vista nelle serie tv e visitata, che dice molto sulla società, sulla corruzione, sulla politica. In India non si arla più di classi o di paria, ora ci sono i molti ricchi, i poveri e gli inesistenti. E i gangster. Nella vicenda, assassini e criminali sono noti da subito. C'è molto da raccontare quando si tocca il subcosciente. Dice uno dei personaggi del libro:<<Dite che l'India è povera, avete mai visto l'America?>>.

L'autrice, giornalista tra Goa e Delhi prima di ritirarsi a Lisbona, dove vive gustando il successo di quella che sarà una trilogia già venduta a tv e cinema, ne ha raccolte molte di storie, di vita ordinaria e straordinaria. Un pò saga della potente famiglia Wadia che governa edilizia e politica, un pò epopea, molto romanzo criminale, all'ennesima potenza. 

Seicento pagine spesso paragonate a Il Padrino di Puzo, ma solo perchè c'è un figlio, Sunny, che deve raccogliere l'eredità del padre. C'è tutto un pò nella trama e nelle ambientazioni, lo ammette la stessa autrice, in un'intervista:<<E' come fare il Masala, ho messo dentro un pò di tutto>>. C'è l'amore controverso, la storia del ragazzo poverissimo, Ajay che, entrato come tuttofare nella famiglia malavitosa crede di essere diventato uno di loro: ricco e potente. Non sa che tra i suoi compiti c'è quello di fare, al bisogno, il capro espiatorio. Idea presa da La Tigre bianca di Netflix.

Letteratura e televisione ben miscelati per un affresco corale dell'India di 20 anni fa, che copia la parte peggiore dell'Occidente.

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