giovedì 24 agosto 2023

TEATRO DEGLI ARTIGIANELLI DI UMBERTO SABA, TRATTO DA"IL CANZONIERE", EINAUDI

 

<<Saba si commosse assistendo, dopo la lunga orribile prigionia, ad una rappresentazione popolare dentro la cornice di uno di quei teatrini suburbani sempre cari alla sua musa amante degli umili. Questa volta la sua commozione, favorita da tante circostanze, arrivò per scale già scavate nella sua anima, fino al pianto ed al canto>>.

Così il poeta stesso ci presenta questa lirica, che porta l'eco del periodo in cui, nel 1944, rimase nascosto a Firenze per sfuggire alla persecuzione razziale. Antifascista e perseguitato, Saba non vede nei giorni della liberazione di Firenze l'occasione per celebrazioni retoriche: ancora una volta coglie un momento di vita umile, una piccola rappresentazione teatrale popolare, e la presenza silenziosa e triste di povere figure di vittime, mentre lontano ancira romba il cannone e le rovine segnano il paesaggio della città.

Guida

1-3. Falce martello ... su quel muro: i simboli dei partiti di sinistra e dell'unità nazionale rallegrano le pareti e danno il senso della festa popolare; ma il poeta pensa piuttosto alla lunga lotta ed ai lutti che la liberazione è costata.

4. Entra ... il Prologo: come nelle commedie antiche, si affaccia il presentatore dello spettacolo (il Prologo), ma è un mutilato che ne fa la parte (sorretto dalle grucce).

8-9. Dice ... affratella: parla dell'idea di rinnovamento sociale che il pubblico popolare attende; ma è timido ancora, per una libertà a cui non è ancora avvezzo.

11-16. Tra un atto ... freddo al sole: nel pubblico tanti sono reduci da esperienze spaventose, e ritrovano calore nello stare insieme ed in un bicchiere di vino (l'amico dell'uomo).

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