giovedì 10 agosto 2023

RICORDATI DI ME. IL BAGAGLIO DEGLI ESULI.

L'esperineza della comunità in fuga dalle persecuzioni politiche e religiose, come i protestanti cacciati dalla Francia del re Sole o gli intellettuali minacciati dai regimi totalitari del XX secolo. Sono persone che hanno sofferto ma soprattutto hanno arricchito culturalmente i Paesi che li hanno accolti.

 Ei in età moderna che il fenomeno delle migrazioni di massa assume dimensioni rielvanti. Per sfuggire alla persecuzione religiosa o politica, si va in esilio. Si esportano idee ed esperienze, innestando cultura di partenza in quella di approdo, seminando e facendo crescere frutti. Si fondono pratiche e saperi, si sperimentano laboratori di convivenza pacifica, ma spesso pregiudizi e violenze scandiscono la quotidianità.

Talvolta questi esuli riescono a inserirsi bene, andando a ricoprire ruoli di prestigio. Altre volte il logorio implacabile di interrogativi dottrinali costringe a frenetici spostamenti. Scappano singoli e gruppi per trovare rifugio e pace. 

Non si fugge solo a causa del motivo religioso; molto forte e lacerante in una scacchiere geopolitico instabile è il dissenso politico: riprendendo il dantesco:<< Libertà va cercando>>, cioè un gruppo di : <<cervelli inquieti>>, si sarebbe organizzato, per non lasciar sopire le speranze di riscatto.

Nell'Europa divisa dalle emergenze e da un mutato quadro politico, persone e idee si muovono per necessità portando con sè segni dell'esperienza vissuta e coltivando aspettative illusorie. Avvolti nell'ombra, spesso perchè nemmeno denunciati, restano ostilità, vendette e sorprusi, che costelleranno la vita delle popolazioni.

Da dove nasce il tema dell'esilio?

Il tema del lessico utilizato in questo campo di ricerche, facendo riferimento ai seguenti termini: esule, rifugiato, espatriato, emigrato? Quale parola scegliere per parlarne?

L'universo dell'esilio coprendo un arco cronologico di più secoli: comprende l'esilio come esperienza di educazione?

Come si definiscono <<migrazioni confessionali>> dei secoli XVI e XVII. Quale impatto ebbero allora sulle culture della conoscenza in Europa?

Le migrazioni culturali nel Novecento dai Paesi oppressi da regime totalitari. Quali sono a tuo parere i settori nei quali più elevato è stato l'impatto degli europei emigrati negli anni tra le due guerre?

In chiave comparativa qual'è il tuo giudizio sul caso degli esuli italiani? Possiamo affermare che quest'esperienza è stata sottovalutata?

E' possibile considerare l'esperienza dell'esilio dai Paesi comunisti e da quelli governati da regimi militari nell'America Latina: questi fenomeni sono assimilabili a quelli che hanno segnato gli anni tra le due guerre? Esistono oggi situazioni analoghe?

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