E' l'ultima poesia del Canzoniere, e anche dalla collaborazione acquista il valore di una confessione e di un testamento spirituale.
Si apre con il ricordo nostalgico delle navigazioni giovanili lungo gli isolotti della Dalmazia, simbolo della vita solitaria e desolata, ma tuttavia bella ed affascinante.
Quegli scogli affascinano ancora nel ricordo la vecchiaia del poeta, che rifiuta il facile richiamo del porto sicuro (cioè la sicurezza e la tranquillità della vita) perchè ancora e sempre è spinto a crecare e lottare: il tempo non ha placato il suo spirito e non ha domato il suo amore per la vita.
Così, attraverso il mito di Ulisse lo scrittore riafferma la sua vigorosa moralità che si esprime nel <<doloroso amore>> verso la vita.
Guida
7. li annullava: li faceva scomparire: la notte con il suo buio, e l'altra marea ricoprendoli con le acque del mare.
9.10. Oggi ... di nessuno: oggi, nella vecchiaia, la sua fantasia trova rifugio nel ricordo di quegli isolotti.
11-13. me al largo ... il doloroso amore: verso l'alto mare, cioè verso la vita come esperienza da rinnovare costantemente, anche a costo di svolte dolorose, lo spinge il suo spirito come un tempo il desiderio di conoscere mosse. Uliss. - il doloroso amore: l'antitesi sottolinea il senso profondamente serio che il poeta attribuisce all'esistenza intesa come perenne ricerca.
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