Non c'è dubbio che il legal thriller sia un genere molto apprezzato dai lettori. Ad affermare questo genere è stato Turow nel 1987 con Presunto innocente e a seguire Grisham nel 1991 con Il socio (entrambi pubblicati da Mondadori).
I signori del <<legal thriller>> sanno perchè i tribunali sono un pilastro della società americana. Che ora è scossa dall'indignazione per gli episodi di razzismo.
I lettori amano l'ambiguità morale, il conflitto interiore. Anche quando le storie raccontano tematiche sociali come la pena di morte, (che dev'essere abolita), rimane sempre tra le righe un sostrato di ambiguità. E' la missione di uno scrittore?
Come sono cambiate per gli scrittori le fonti di ispirazione nel corso del tempo?
Si può dire che la realtà sia ancora oggi la principale fonte di ispirazione?
Quanto incidono e incideranno gli eventi di razzismo nella vostra e nostra narrativa?
Pensate che si potrà continuare a scrivere storie senza tenere conto di questi passaggi drammatici?
C'è
un evento della storia americana che vi è rimasto impresso nella
memoria? Martin Luther King, l'assassinio di George Floyd a Minneapolis.
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