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LA PROMESSA DEL PRINCIPE by JOSEPHINE POUPILOU - JP BOOKER EDITORE (23 Novembre 2018)
Josephine Poupilou
- Editore: JP Booker (23 novembre 2018)
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Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
- Lingua: Italiano
Yvette era solo una ragazzina quando ha ricevuto in dono dalla nonna uno
strano ciondolo a forma di serpente. Un gioiello misterioso, legato a
una promessa che la donna non aveva mai mantenuto.
Dopo dodici anni,
Yvette si ritrova sola, divisa tra una sorella capricciosa e un lavoro
dequalificante, ma le cose stanno per cambiare…
Vašek ha sempre
cercato di rimandare il giorno in cui avrebbe dovuto far fronte ai suoi
doveri e onorare la promessa fatta a suo nonno, ma ormai non c’è più
tempo. Si ritroverà così a cercare disperatamente la donna a lui
destinata per portarla nel suo mondo e farla sua.
Tra intrighi,
tradimenti, rapimenti e bugie, riusciranno Yvette e Vašek a suggellare
la promessa che lega le due famiglie da generazioni?
RECENSIONE
Yvette è timida e impacciata. Ha solo dodici anni e non si è mai innamorata. Un dono la lega ad una promessa. Il gioiello regalatole dalla nonna è la chiave per superare ostacoli e delusioni. L'ingresso nella sua vita diVašek, sconvolge profondamente il suo equilibrio e la costringe a crescere mettendola di fronte a scelte tanto importanti quanto definitive.
Yvette si chiese se il carico che le cadde sulle spalle quel giorno, aveva (ri)prodotto e (ri)elaborato in un ciclo continuo di promesse, sogni, emozioni sconvolgenti accumulate nel tempo. Nel corso degli anni, però, tutto questo aveva lasciato nel suo animo segni indelebili e profondi che l'avevano trasformata in un essere infinitamente fragile, nel quale diffidenza e bisogno d'affetto facevano a pugni per contendersi il primato.
Si fermò ad ammirarlo oggi come nel passato, il ricordo non le diede un attimo di tregua ma, la stessa angoscia che aveva invano cercato di dominare durante la sua adolescenza, tornò ad impossessarsi di lei più forte che mai.
Lo spettacolo, le serrò la gola. Cercò di distrarsi, avrebbe voluto rifugiarsi tra le sue cose più care, finchè tutto non fosse finalmente finito. Avrebbe voluto cancellare questa giornata, ma la promessa fatta alla nonna le imponeva la sua attenzione.
Il ricordo di lei, era stato l'unico pensiero a darle sollievo, la boccata di ossigeno che a tratti portava via l'odore inevitabile di mistero che avvolgeva quel dono. Il peggio era che credeva che gli altri non avrebbero capito ciò che realmente lei intendesse, benchè si fosse premunita di spiegarlo.
Oggi aveva la stessa sensazione, come quando da bambina aveva l'abitudine di porgere qualsiasi tipo di domanda, soprattutto quelle alle quali non era possibile trovare una risposta. Era quello il suo modo per reclamare affetto e attenzioni, qualcosa di inspiegabile la incoraggiava a non smettere.
Negli anni però, aveva perso questo carattere distintivo, ma ogni tanto ne riemergeva un residuo. Quella mattina, che le avrebbe sconvolto la vita, era nervosa. Sentiva dentro di sè una strana sensazione mentre, rigirava tra le dita il gioiello, prevalse la voglia di superare le scelte fatte nel passato.
Questa volta senza pensare, chiuse dentro una scatola il gioiello. In quell'istante, come in migliaia di di altri istanti che avevano caratterizzato la sua vita, doveva compiere il suo dovere, e il dovere di quel giorno era di salutare i ricordi vecchi che cominciarono a passarle dinnanzi come filmati sconnessi che qualcuno aveva mescolato a caso; poi, come in un sogno, le riapparve nitida l'immagine della nonna quando le fece dono del gioiello.
La nonna inventò per lei la più bella favola. Le sue parole facevano vivere ogni dettaglio dell'oggetto. Ogni particolare sembrava seguire ritmicamente il canto della spensierata fanciulla che la nonna era stata. Come se quell'oggetto acquistasse personalità, un'anima. Persino il vento invisibile pareva muoversi insieme a lei. La felicità innocente di Yvette, sarebbe durata ancora per poco, ma lei non lo poteva sapere.
Nessuno si stupì quando la nonna, l'aveva elogiata dicendole apertamente che sarebbe stata l'unica persona degna di ricoprire il ruolo di custode. La cosa che le importava molto era di svolgere il suo compito con tutta la dedizione di cui era capace. Da quel giorno fece sempre attenzione che nessuno scoprisse la verità, in un patto segreto, che non avrebbe mai rivelato nulla di quello di cui era a conoscenza.
Si chiedeva: "Che senso aveva tutto il tempo trascorso insieme, il bene, se ora non rimaneva che un ricordo?" Lei non riusciva ad accettare l'unica regola: rassegnazione. Giorno dopo giorno, capì che l'origine di tutti i suoi problemi era rinchiusa in quella promessa non mantenuta. La vicinanza e l'idea che Vašek, fosse l'uomo che l'avrebbe amata per sempre, cominciavano a tessere nel suo cuore l'immagine del suo viso.
Completamente assorta nei suoi pensieri ripensò a quell'incontro, e riuscì a sentire la gioia semplice che si riprova nel cuore, insieme al sentimento indimenticabile che l'uomo le aveva regalato. Ogni volta che erano insieme, provava la stessa sensazione: un fascio di brividi sottili andava ad invadere tutto il suo corpo. Non conosceva il motivo del perchè le succedesse questo; era come essere soverchiata da una forza superiore irresistibile alla quale non poteva sottrarsi o dare una spiegazione.
Quante volteYvett, immaginava il giorno in cui si sarebbero incontrati. Quel desiderio era stato il suo compagno fedele nei momenti di solitudine, consolazione negli eccessi di dolore, insomma tutto ciò che rappresentasse il suo futuro.
Il contatto dei corpi le tolse la capacità di pronunciare qualsiasi parola. Sentì per la prima volta in vita sua il sapore dolce e artificiale prodotto da un desiderio che si realizza e subito capì che le sarebbe servito del tempo per riuscire a rendersi davvero conto che era tutto vero, che ormai, poteva smettere di aspettare, sognare, immaginare.
Le promesse c'erano tutte infatti, Yvette sapeva che la presenza di Vašek, avrebbe aperto un nuovo capitolo della sua vita. Il piacere del ricordo è tale che Josephine Poupilou Autrice, fissa la scena con un ritmo di discorso giocoso e confidenziale.
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