giovedì 7 aprile 2022

RECENSIONE "TUTTI I RACCONTI" by KURT VONNEGUT - FELTRINELLI

 UN CAPOLAVORO <<MATTATOIO N.5>>.

VONNEGUT NON ASSOLVE L'AMERICA

Caterina Giuseppa Buttitta


Mattatoio n. 5

Kurt Vonnegut
pubblicato da Feltrinelli

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi stranieri

Editore Feltrinelli

Collana Universale economica

Pubblicato 17/03/2014

Lingua Italiano

Traduttore L. Brioschi

Euro 9,50

 

Il libro 

Verso la fine della seconda guerra mondiale Vonnegut, americano di origine tedesca, accorse con tanti altri emigranti in Europa per liberarla dal flagello del nazismo. Fatto prigioniero durante la battaglia delle Ardenne, ebbe la ventura di assistere al bombardamento di Dresda dall'interno di una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio, adibita e deposito di carni. Da questa dura e incancellabile esperienza nacque "Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini", storia semiseria di Billy Pilgrim, americano medio affetto da un disturbo singolare ("ogni tanto, senza alcuna ragione apparente, si metteva a piangere") e in possesso di un segreto inconfessabile: la conoscenza della vera natura del tempo.

 

RECENSIONE


Kurt Vonnegut autore d'un capolavoro assoluto - Mattatoi n.5, uno di quei libri che definiscono un'epoca - ma attraverso il resto della sua opera continua il percorso di narratore radicale che applica le regole e i metodi della pop-art, e del mash-up di generi, a una letteratura americana postbellica nel pieno del suo rinnovamento.

Mattatoio n. 5 non è semplicemente un libro che si studia all'università, Mattatoi n. 5 è un libro che ti cambia la vita. C'è tutto Vonnegut, in quel romanzo sul bombardamento a tappeto di Dresda durante la Seconda guerra mondiale: l'incapacità di non farsi beffe delle istituzioni, il coraggio da <<cattivo americano>> di raccontare un crimine di guerra alleato invece d'una storia d'eroismo della guerra alla quale ha preso parte come ragazzo '22.

Progressista senza illusioni, compassionevole senza melassa, antirazzista quando non era ancora di moda e si rischiava davvero (le botte o peggio), anarchico per principio, ateo mistico, libero pensatore che visse nel mirino dei benpensanti. Tutte le opere sono in corso di ripubblicazione a cura di Vincenzo Mantovani: Galàpagos, Stringere la mano di Dio (con Lee Stringer), La colazione dei campioni, Le sirene di Titano, Un uomo senza patria, Piano meccanico; Madre Notte, Hocus Pocus, Un avanzo di galera. Poi Tutti i racconti, e le lettere: Tieniti stretto il cappello.

Un tributo del maestro scomparso nel 2007 e con il quale l'America ha avuto un rapporto complicato: ebbe la fama, le vendite lusinghiere, l'amore del pubblico, la straordinaria popolarità nei campus ai tempi del Vietnam e di Nixon che lo vedevano (giustamente, ma era riduttivo), come eroe pacifista. 

I premi del salotto buono delle Lettere americane gli sfuggirono: niente Pulitzer, niente National Book Award, niente Pen, onorato da <<Hugo>> e <<Nebula>> perchè le giurie di <<genere>> a volte hanno più buon gusto degli accademici. Ebbe vita difficile nelle scuole e nelle biblioteche della provincia, i suoi libri banditi per disfattismo, un giudice del Midwest che a processo lo definisce <<depravato>>. Cose non belle che lui accolse con un  sorriso: <<Il capitalismo non è fatto per i mansueti, e neanche l'America>>.

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