giovedì 11 luglio 2019

RECENSIONE #69/19 MADRIGALE SENZA SUONO. MORTE DI CARLO GESUALDO, PRINCIPE DI VENOSA by ANDREA TARABBIA - BOLLATI BORINGHIERI



Madrigale senza suono







SINOSSI


Andrea
Tarabbia

Andrea Tarabbia è nato a Saronno nel 1978. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi La calligrafia come arte della guerra (2010), Il demone a Beslan (2011), Il giardino delle mosche (2015; Premio Selezione Campiello 2016 e Premio Manzoni Romanzo Storico 2016) e il saggio narrativo Il peso del legno (2018). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov. Madrigale senza suono è il suo primo romanzo per Bollati Boringhieri. Vive a Bologna.



RECENSIONE


Nel nuovo libro di Andrea Tarabbia, Madrigale senza suono, il lettore trova ad accoglierlo una scimmia, misteriosamente apparsa nel giardino della casa di Igor Stravinskij a Los Angeles. Questo quadrumane anticipa l'ingresso in scena di uno dei due protagonisti del romanzo, Gioacchino, il servo nano e deforme di Carlo Gesualdo, la sua anima vera, il suo alter-ego demoniaco, nonchè l'immaginario autore del manoscritto rinvenuto da Stravinskij in una libreria antiquaria veneziana e da cui la vicenda prende avvio.

Già nella letteratura, l'emblema della scimmia alludeva alla scrittura come imitazione, scimmiottante e dunque parodia, della tradizione. Tutto comincia con il manoscritto capitato tra le mani di Stravinskij, è probabilmente un falso, una cronaca delle vicende storiche che portano il principe di Venosa a trucidare la moglie, Maria d'Avalos, e il suo amante Fabrizio Carafa nel 1590. Nel romanzo l'autore si confronta con il male, l'orrore, l'abisso della crudeltà umana.

Madrigale senza suono, nasconde al suo interno una sorta di epopea del male. Il cardine emerge quando Stravinskij, pone l'interrogativo fondamentale della narrazione:<<Come può, Gesualdo, aver scritto una musica tanto bella e aver compiuto un gesto tanto orribile? Può la bellezza avvicinarsi a Dio e nello stesso tempo essere trascinata verso la dimensione più mostruosa dell'umano?

Dopo l'assassinio di Maria, Gesualdo e Gioacchino compiono una sorta d'abbominevole gesto estraggono dal suo utero il frutto dell'adulterio: Ignazio, questo il nome del bambino, verrà allevato nelle tenebre come una bestia.

Tarabbia scrive un libro morale: anche perchè risponde a quell'imperativo secondo cui la vita dei malvagi può essere utile tanto quanto quella dei santi, purchè se ne mostri la miseria e l'orrore.

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