mercoledì 5 aprile 2023

RECENSIONE "LA GIOSTRA DEL PERDONO" D CRISTINA STILLITANO - PIEMME

Un noir nella Roma della nevicata del '56

Cristina Stillitano

La giostra del perdono (Le inchieste di Clodoveo) 

Piemme Editore

 (pp. 420, 13.00 euro) 

 

 

 Il libro

Un'autrice talentuosa, che ha conquistato i lettori con un personaggio straordinario e le sue trame sorprendenti. Il commissario Clodoveo segue soprattutto l'istinto, trasuda umanità e, schivando lambrette e monnezzari, jeep e pizzardoni, passa dalle ville della nobiltà ai bordelli, dai balli sui barconi in riva al Tevere alle riunioni delle dame di carità, dai binari della stazione Termini alla livida luce dell'obitorio, dai freddi uffici della questura alle navate silenziose di un'antica chiesa. In cerca sempre di una cosa: la verità.

Febbraio, 1956. Una coltre di neve è scesa su Roma, ma questo non impedisce ai ladri di fare il loro lavoro. Alla stazione Termini, un uomo è seduto su una panchina in attesa del treno, quando improvvisamente qualcuno alle sue spalle afferra il grande baule a rotelle che ha lì accanto e corre via. Il giorno dopo il questore Passalacqua convoca il commissario Agostino Clodoveo per affidargli un incarico delicatissimo: trovare Clara Tebaldi, moglie di un uomo ricco e importante, Fulco Tebaldi. La donna è sparita e a dare l'allarme è stato il marito, che però non vive con lei nella villa sulla Nomentana ma si è ritirato in campagna da quando è diventato cieco. Il caso si complica quando viene scoperto un baule nel gabinetto del treno Milano-Roma. Dentro c'è il corpo di una donna: è forse lei la gran dama scomparsa? Una lunga e complessa indagine porterà il commissario a sospettare di molte persone, senza riuscire a dare un volto al colpevole. La pressione su Clodoveo salirà ulteriormente quando altre vittime si aggiungeranno alla prima e delle disavventure personali renderanno ancor più gravoso il carico. Crolli pure la questura, con tutte le sue complicate inchieste, ma nulla di male deve accadere alla piccola Isabella, la bambina di cui ha perso l'affido e che lo considera un padre... 
 
Cristina Stillitano
Giornalista professionista e scrittrice, vive e lavora a Roma. Nel 2018 ha autopubblicato il primo episodio della serie Le inchieste di Clodoveo. Il giallo, intitolato Cuore di passero ha la morte, è stato premiato dai lettori di Amazon, piazzandosi primo in classifica tra i bestseller della categoria noir. Altri due successi sono seguiti al primo: La donna a metà e Andrai Tornerai Non Morirai, vincitore del premio letterario Amazon Storyteller 2021. I romanzi sono in successione cronologica: il primo è ambientato nella Roma del 1953, quest'ultimo nella capitale del 1956, resa con la straordinaria precisione e l'intramontabile fascino che si ritrova solo nei film girati in quegli anni.
 

RECENSIONE

La nevicata del febbraio del 1956 è un evento che difficilmente i Romani dimenticheranno.

E se mai accadesse basterebbe ascoltare la canzone di Mia Martini e vedere i filmati dell'epoca per capire quello che avvenne. Ben ha fatto l'autrice ad ambientare questa quarta avventura del Commissario Agostino Clodoveo - un pigro ma imbattibile segugio - in una Roma lontana dallo stereotipo corrente. Anzi, rinnovata nella sua bellezza da una silenziosa signora in bianco. Tra le strade e le piazze ammantate, anche in questa storia - come per le altre volte - ad essere protagonista è il Male. "Sempre lui, sempre vivo, con i suoi peccati - dice Stillitano - in cerca di perdono". Un Male che si materializza dapprima in un baule rubato alla Stazione Termini, poi nel suo ritrovamento sul treno Milano-Roma e quindi nella scomparsa di una signora della Roma Bene, Clara Tebaldi, moglie di un potente e ricco esponente di quel mondo padrone della città di allora. 

    Un intrigo difficile, "inquietante", da sbrogliare anche per la mente affilata di Clodoveo. Ci vorranno altri cadaveri, suicidi e soprattutto la capacità di smascherare le menzogne, prima che il Commissario arrivi alla verità. Nel mezzo ci sono Roma e gli anni Cinquanta: un puzzle di periferia ben distinta dal centro, di borgate e di villaggi - come quello dei profughi d'Istria - lontani un intero mondo dalla città, di lambrette e monnezzari, pizzardoni e vespasiani. Non c'è la felicità di 'Vacanze romane', c'è invece la salita dei palazzinari, il desiderio scomposto di una piccola borghesia di pigiare con forza sull'ascensore sociale, l'eterna Roma democristiana si sarebbe detto all'epoca. Ma per Clodoveo alle prese con il mistero c'è' anche una battaglia privata in più: quella di dover "scendere nell'inferno dei ricordi per dare salvezza alla bambina che l'ha scelto come padre". Stillitano - che è una giornalista - usa il Commissario come una sua personale guida alla riscoperta di una Roma che non è certo quella di oggi.
 
    Nelle pagine dei suoi quattro noir - ognuno in progressione è dedicato ad un anno e il primo comincia nel 1953 - scorrono atmosfere e visioni di quel tempo con una capacità di racconto, ancor maggiore in chi all'epoca non era neppure nato. La serie di Clodoveo è stata premiata dai lettori di Amazon che nel 2018 hanno posto il primo episodio 'Cuore di passero ha la morte' al vertice della classifica dei bestseller della categoria noir. 

    Successo bissato dal terzo episodio di Clodoveo 'Andrai Tornerai Non Morirai' che è stato il vincitore del premio letterario Amazon Storyteller 2021

 

 

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