domenica 16 aprile 2023

RECENSIONE" LA RAGAZZA CON IL COMPASSO D'ORO" DI PAOLA COSMACINI - SELLERIO

Chi è 'La ragazza con il compasso d'oro' protagonista di questo saggio di Paola Cosmacini? È la scienziata e letterata francese Émilie du Châtelet, signora nobile e affascinante.

La ragazza con il compasso d'oro, vita della geniale Émilie

Un libro sulla scienziata parigina, amante di Voltaire

La ragazza con il compasso d’oro. La straordinaria vita della scienziata Émilie du Châtelet

 SELLERIO

PP. 256 - EURO 20

Questa biografia vivace e documentata accompagna il lettore nella società aristocratica della prima metà del XVIII secolo e offre il ritratto di una donna che anticipa i temi dell’emancipazione femminile, rivendicando il diritto all’uguaglianza e a una educazione libera da pregiudizi.

Il libro

Émilie du Châtelet (1706-1749) fu una delle personalità più straordinarie del suo tempo. Scrittrice, traduttrice, donna colta e curiosa, si intendeva di filosofia, fu memorabile soprattutto per la storia della scienza: matematica di genio riconosciuto e scienziata sperimentale, con le sue pubblicazioni e traduzioni aiutò a diffondere in Europa il «newtonianismo». Figlia di un barone funzionario di corte e moglie di un marchese appartenente all’alta aristocrazia, univa in sé le più preziose caratteristiche delle classi fortunate della sua epoca: femme savante in anni in cui la diffusione dei saperi apriva alle donne accademie e biblioteche, sempre in movimento tra la Parigi frenetica, i suoi castelli e altri tranquilli ritiri, benevola e amichevole nei salotti mondani, frivola quando ciò la ispirava.
Nel 1733 l’incontro con Voltaire, da cui nacque un legame sentimentale e soprattutto intellettuale. «C’è una dama a Parigi che si chiama Émilie e che per creatività e capacità di ragionamento supera di gran lunga coloro che si vantano e dell’una e dell’altra. Ella comprende Locke assai meglio di me», scrisse il filosofo nella sua Corrispondenza. Mme du Châtelet divenne infatti sua protettrice e benefattrice nel celebre ritiro di Cirey, interlocutrice autorevole nei dibattiti, talvolta guida scientifica per quel filosofo non segnatamente versato in queste discipline. Questa biografia vivace e documentata entra in tutti gli angoli di una vita di scienza e di passione, abbandonando la storia della donna «addomesticata», musa-amante. E mentre accompagna il lettore nella società aristocratica della prima metà del XVIII secolo, offre il ritratto di una donna che anticipa i temi dell’emancipazione femminile, rivendicando il diritto all’uguaglianza e a una educazione libera da pregiudizi. 

 

RECENSIONE


    Vissuta nel Settecento, indipendente e ambiziosa, scriveva così rivolgendosi alle donne: "Sforziamoci di sapere bene quello che vogliamo essere: decidiamo la strada che vogliamo seguire per trascorrere la nostra vita, e cerchiamo di cospargerla di fiori'.
 
    Émilie sapeva quello che voleva. Intellettuale di spicco, ha tradotto e commentato i 'Principia' di Newton. Nata nel 1706 e morta nel 1749, è stata scrittrice, traduttrice, matematica, scienziata, assidua frequentatrice di salotti, seducente e desiderata, diffuse in Europa il 'newtonianismo'. Nel 1725 sposò il marchese Florent-Claude du Châtelet-Lomont, di un antico ramo della casa dei Lorena. Un'unione cordiale, di tiepido affetto e rispetto reciproco. Nel 1733, a Parigi, incontrò Voltaire; tra i due nacque un amore e un solido legame intellettuale. Lei divenne sua protettrice e benefattrice. 

    Paola Cosmacini, durante la stesura del libro, ha visitato i luoghi cari ai due, respirato l'atmosfera del tempo, passeggiando "sui dolci prati di Cirey, nel bosco reale di Commercy, lungo le zampillanti fontane di Lunéville e per la piazza dorata di Nancy". Émilie ancora oggi ispira studiosi e artisti, spettacoli, mostre, telefilm, convegni; le è stato dedicato anche uno dei crateri del pianeta Venere. 

    Émilie, fin da bambina, si distingueva per intelligenza, sapeva il latino a perfezione, parlava tedesco e inglese, citava Orazio, Virgilio, Lucrezio. Ha una memoria di ferro. Studiava la matematica, suonava il clavicembalo, tirava di scherma, era un'amazzone perfetta. Sicura di sé, libera dagli schemi, affermava: "L'amore di sé è sempre la molla, più o meno nascosta, delle nostre azioni: è il vento che gonfia le vele per la tranquilla navigazione del vascello". Amava le feste, i gioielli; lo studio e la frivolezza. Voltaire la considerava una donna perfetta, con cui si poteva parlare di tutto: "Raramente si sono ritrovate in una sola persona, più che in lei, una maggior misura di intelligenza, una maggior finezza di gusto, unite all'ardente desiderio di istruirsi; con ciò, ella non amava meno il mondo e tutti i divertimenti della sua età e del suo sesso". 

    'La ragazza con il compasso d'oro' è un viaggio avventuroso nella Francia dell'illuminismo e un vivace ritratto di una donna moderna. Paola Cosmacini è scrittrice e medico ospedaliero specialista in radiologia, si occupa inoltre di paleoradiologia, storia della medicina e storia di genere.

 

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