Renoir: l’alba di un nuovo classicismo”
‘a volte devi arrivare in cima alla scala per scoprire che è appoggiata alla parete sbagliata‘.
La lettrice s’immerge nella lettura di una storia oscura di cui è stata, a dire dell’autore, fonte primaria di ispirazione.
Catturata dallo scorrere narrativo la donna è sconvolta dall’abisso di cupa
violenza in cui la precipita il romanzo, catapultata in un ambiente
sordido e brutale così distante da ogni sua esperienza di vita reale,
…eppure, capace di costringerla a guardarsi dentro oltre la superficie
patinata delle cose, in una spietata resa dei conti con se stessa, tra
sensi di colpa e rimpianti per l’incessante lotta interiore tra ciò che
avrebbe voluto essere e ciò che ha scelto di essere.
strutturato su tre diversi piani narrativi avvinghiati e dosati con perizia scientifica; il presente della protagonista in una gelida e notturna Los Angeles, intrecciato ai ricordi lontani del suo matrimonio con lo scrittore a New York, contrapposto alle abbaglianti distese assolate nel deserto del Texas occidentale in cui si ambienta il romanzo che le impedirà di dormire.
Per rendere plausibile l’incipit in zone selvagge senza copertura di una storia concepita quando i cellulari non c’erano, ma anche e soprattutto per fare un ritratto impietoso e realistico di quella provincia del sud omofoba e feroce in cui lui è cresciuto.
Imprigionata nel ruolo statico praticamente immobile della protagonista, per lo più impegnata a leggere il libro, è straordinaria nel restituirne tutti i fremiti di terrore e amarezza.
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