Seraphina. La ragazza con il cuore di drago
di
Rachel Hartman
(Autore),
V. Zaffagnini
(Traduttore)
Editore: Sperling & Kupfer (16 ottobre 2012)
Copertina rigida: 394 pagine
Collana: Pandora
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8820053446
ISBN-13: 978-8820053444
SINOSSI
Nei secoli un odio profondo ha diviso il lontano regno di Goredd, un
odio sfociato nella più sanguinosa delle guerre: quella tra gli uomini e
i draghi. Oggi, la guerra è finita e i vecchi nemici convivono
pacificamente da quarant'anni. Ma tanti anni di pace non sono bastati a
cancellare il passato e gli uomini non riescono ancora a fidarsi dei
draghi che, sotto false sembianze, frequentano la corte e l'università.
Così, mentre il quarantesimo anniversario della tregua si avvicina, le
tensioni nel regno aumentano. Ogni giorno di più. Seraphina Dombegh è
terribilmente spaventata: bella, giovane e piena di talento, lavora a
corte come musicista quando un membro della famiglia reale viene
assassinato. E le accuse ricadono su un drago. Preoccupata per il futuro
del regno, e per la sua stessa vita, Seraphina inizia a indagare,
attirando l'attenzione del Capo della Guardia, l'affascinante principe
Lucian Kiggs. Presto i due si ritrovano coinvolti in un misterioso
complotto per distruggere la pace, uniti da un sentimento che non
riescono a controllare. Ma Seraphina dovrà lottare contro se stessa per
soffocare quell'amore appena nato. Perché nel suo passato si nasconde un
segreto. Un segreto che per nessun motivo al mondo deve essere svelato.
Un segreto così terribile che potrebbe distruggere Goredd. Per sempre.
Biografia
Rachel Hartman
Rachel Hartman è nata in Kentucky ed è laureata in Letterature Comparate. Attualmente
vive a Vancouver con la famiglia, un cane, una rana e una salamandra.
Seraphina è il suo primo romanzo.
RECENSIONE
Gorred si era lasciata alle spalle la morsa che l'inverno, manteneva sulla primavera reclamando il suo pedaggio: il gelo trasformava ogni mattino in un tormento.
Il Drago stava guardando Seraphina: <<Questioni di abitudine>>, rispose lei, serena.
<<Se una brutta fama e qualche lapide malandata potessero ancora turbarmi, probabilmente non avrei tempo di provare altri stati d'animo>>.
Il Drago scrutò per un lungo istante quella ragazza dagli occhi vivaci, poi sembrò concludere che, nonostante la garbata ironia, gli avesse risposto con sincerità.
<<Ho trovato qualcosa>>. L'inflessione di Lucian era piatta, ma lei lo conosceva abbastanza da intuire la tensione dietro il distacco apparente. In lontananza, udì una musica fievole e meccanica, simile a quelle che accompagnano la danza di una dama.
<<Seraphina>>. Voltandosi per rispondere al Capo dei Draghi "Ardmagar Camonot", scoprì lo sguardo di Viridus su di lei. Egli aveva occhi freddi e attenti, che sembravano leggerle nei pensieri ciò che si era sforzata di non mostrare.
<<Seraphina>>. Al secondo richiamo, la voce di Viridus suonò impaziente. <<Ho bisogno di te, vieni a vedere>>. Seraphina immaginava che le brutte sorprese fossero appena all'inizio. La ragazza girò il capo con un gesto brusco e fece dei respiri brevi e veloci, sicura di essere sul punto di sentirsi male.
<<Questo non è un lavoro che si addice a una giovane signora>>, borbottò Viridius. <<Tanto meno a una futura principessa>>. Nessuno commentò: il silenzio di Seraphina, si era fatto impenetrabile, mentre Viridius, dimenticò dell'accaduto, era impegnato a trapassarla da parte a parte con lo sguardo.
La principessa Glissenda, aveva l'aria di qualcuno che avrebbe voluto trovarsi ovunque, tranne che lì.
<<La città sembrava tranquilla fino a qualche tempo fa>>, osservò Lucian Kiggs.
<< Se volete il mio parere, non si deve mai affidare al diavolo il compito di sorvegliare i propri simili.>> Il suo tono celava a malapena l'acrimonia, e Seraphina, sapeva che gran parte degli abitanti del regno di Gorred, covavano la medesima ostilità. Era un atteggiamento che la indignava: sapeva che i Saarantras, (gli uomini Drago), erano integerrimi.
I Saarantras, d'altro canto, erano in parte suoi amici e nessuno meglio di lei era consapevole di quanto avessero rischiato e sacrificato per adempiere al loro compito di proteggere gli umani dalle creature malvage.
<<Una valutazione tanto impietosa quanto errata>>. La voce dello zio era gelida, tutta spigoli, mentre il padre, guardò le proprie carte, scontento. Era evidente che avrebbe voluto replicare qualcosa, ma lo zio l'incalzò: <<L'Ordine dei Draghi ha più volte fornito aiuto prezioso alla Corte di questa città>>, disse.
<<Riguardo ai Saarantras, non c'è nessuna prova che abbiano mai recato danno a qualcuno. Semmai, si può dire il contrario>>.
Tutti erano a conoscenza che l'intera stirpe dei Draghi si era quasi estinta durante la Rivolta, una guerra civile risalente a poco meno quarant'anni prima. Seraphina era l'unica creatura per metà umana e l'altra drago, destinata a percorrere le vie del segreto che nasconde per l'eternità.
<<Spero che un giorno ogni ombra di sospetto sulla sua reputazione verrà dissoltà>>, commento il padre. Seraphina ha sempre cercato di nascondere a tutti le sue origini. Mentre la principessa Glissenda, ricambiò con uno sguardo prudente il principe Lucian: <<Risponderete con solerzia a una mia convocazione, ma voi sarete così gentile da risparmiarmi parecchie ore di ricerche>>.
C'erano attività del suo regale fidanzato e dei suoi diabolici amici che era meglio non portare mai all'attenzione di un tutore della legge>>.
<<Quando si tratta di questioni riguardanti la sicurezza di Goredd, non c'è nulla al mondo in grado di distorglierlo, quindi avete buone probabilità di rintracciarlo in quella sede>>. L'enfasi, sulle ultime parole la indusse a girarsi per seguire lo sguardo dell'uomo, fisso da qualche parte oltre le sue spalle.
Nella piazza adiacente la corte Seraphina, e i suoi amici sono riusciti a riportare l'ordine. Tuttavia la città è ancora in grave pericolo. Accecato dalla rabbia, il nemico sta facendo di tutto per scatenare il disordine tra umani e draghi. Seraphina è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli. Più passa il tempo, più lei vacilla, divorata dai dubbi. Vuole davvero essere la pedina di un gioco spietato e senza scrupoli?
<<Seraphina, aspetta>>. Il timbro della voce, il suo calore, annullò ogni cosa intorno, così, quando lei si voltò verso chi aveva pronunciato quelle parole, rimase immobile, indifferente a tutto il resto.
Non appena le fu così vicino che il lembo del suo mantello le sfiorò il braccio, reclinò la testa indietro per mantenere lo sguardo fisso in quello di Lucian.
<<Facciamo un tratto di strada insieme, per favore>>. Era una preghiera, un ordine, la fermezza della sua mano e l'occhiata circospetta che le rivolse per assicurarsi che non si sarebbe ribellata a quella premura>>.
<<Come desidera>>. Seraphina radunò abbastanza voce per replicare con ironia, ma lo sguardo che si scambiarono esprimeva qualcosa che le loro parole non avrebbero potuto esprimere.
<<Te l'ho già detto, Seraphina: se devo scegliere tra la tua sicurezza e un'azione onorevole, io scelgo te. Non importa se anche, il mondo dovesse sfasciarsi domani>>.
Una ragazza Seraphina, che si trova coinvolta nella terribile lotta che si svolge nel suo animo per la durezza delle circostanze contro la sua natura poetica era costretta a misurarsi contro un destino avverso.
Nessun commento:
Posta un commento