lunedì 28 gennaio 2019

RECENSIONE - SEROTONINA by MICHEL HOUELLEBECQ - LA NAVE DI TESEO

Esistenze regolate a  puntino. Picchi emotivi smozzati con la pastiglietta giusta. Conflitti ridotti al minimo. Il risultato? Una noia mortale. Eppure, sempre più persone credono sia la ricetta dell'equilibrio perfetto. Uomini (e soprattutto donne) che rischiano di non essere mai davvero autentici.

E che, assieme alle emozioni sgradevoli, tengono lontano gli altri. Ce lo spiega in questolibro l'Autore Michel Houellebecq.


SEROTONINA

Editore: La nave di Teseo (10 gennaio 2019) 

Collana: Oceani 

Copertina flessibile: 332 pagine

Lingua: Italiano 

ISBN-10: 8893447398 

ISBN-13: 978-8893447393

 

Florent-Claude Labrouste è un quarantaseienne funzionario del ministero dell’Agricoltura, vive una relazione oramai al tramonto con una torbida donna giapponese, più giovane di lui, con la quale condivide un appartamento in un anonimo grattacielo alla periferia di Parigi. L’incalzante depressione induce Florent-Claude all’assunzione in dosi sempre più intense di Captorix, grazie al quale affronta la vita, un amore perduto che vorrebbe ritrovare, la crisi della industria agricola francese che non resiste alla globalizzazione, la deriva della classe media.
Una vitalità rinnovata ogni volta grazie al Captorix, che chiede tuttavia un sacrificio, uno solo, che pochi uomini sarebbero disposti ad accettare.
Serotonina è il capolavoro di Michel Houellebecq:serrato, lirico, a tratti umoristico, crudele, chirurgico, profetico. Romanzo d’amore, politico, esistenziale
e, soprattutto, radiografia del futuro prossimo che incombe sulle nostre vite.

Michel Houellebecq

 

 

Michel Houellebecq, scrittore, poeta e saggista francese, ha pubblicato i romanzi Le particelle elementari (1999), Estensione del dominio della lotta (2000), Piattaforma (2001), Lanzarote (2002), La possibilità di un’isola (2005), divenuto un film con la regia dell’autore nel 2008, La carta e il territorio (2010) con cui ha vinto il Premio Goncourt nello stesso anno, Sottomissione (2015); le raccolte poetiche Il senso della lotta (2000), Configurazione dell’ultima riva (2015), La vita rara. Tutte le poesie (2016); i saggi H. P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita (2001), La ricerca della felicità (2008) e il libro scritto con Bernard-Henri Lévy, Nemici pubblici (2009). Presso La nave di Teseo ha pubblicato In presenza di Schopenhauer (2017).


RECENSIONE
La felicità è racchiusa nel coraggio di provocarsi, di pretendere qualcosa dal proprio destino senzalasciare che faccia a meno delnostro contributo. L'autore Michel Houellebecq, invita i lettori a seguire passioni e pulsioni. A costo di qualche incertezza e qualche delusione, da mettere in conto quando si esce dal seminato. 

Per chi ha deciso di provarci, come fare?

La prima regola è smettere di rincorrere il mito della perfezione a tutti i costi, che comporta un rischio peggiore: quello di non essere mai noi stessi, di vivere un'esistenza piatta e priva di emozioni, facendoci scivolare addosso tutto quello che accade attorno anoi.

Lo vediamo tutti i giorni: oggi la nostra società oscilla pericolosamente tra buonismo e indifferenza, dice Houellebecq, con un tono che non ammette repliche. Partiamo da questa provocazione per una chiaccherata a ruota libera.
Domande che mi piacerebbe porre a Michel Houellebecq (Autore)

. Lei denuncia una deriva di buonismo deleterio. A cosa si riferisce?
. Perchè mai abbiamo abdicato al ruolo correttivo?
. Ma c'è anche chi vive costretto in rigidissime regole. Per esempio quelle donne che controllano  tutto, nella propria vita, dall'alimentazione alla linea, dal lavoro alla famiglia?
. Sgarrare, trasgredire, uscire dal seminato: quando e perchè può fare bene?
. Dunque, ci sta dicendo che per essere artisti o creativi è necessario trasgredire?
. Quali sono, invece, i rischi di una vita conformata, priva di trasgressioni?
. Nell'universo femminile c'è una donna emancipata che possiamo prendere a esempio?
. Anche in questo caso cerchiamo di colmare delle lacune?
. Essere originali significa trasgredire?
. Siamo quindi dominati dalla paura di esporci?
. Per esempio?
. Potrebbe anche essere la malvagità.  Dunque esiste?
. Siamo buonisti anche non volere ammettere che l'uomo può essere spietato?
. Crede che sia una condizione degli ultimi decenni?
. Esistono antidoti a questa indifferenza?
. Come ci si apre agli altri senza sentimentalismi?

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