sabato 17 febbraio 2024

ARTICOLO PER GIORNALE/RIVISTA - IL CASO ITALIANO E IL CASO MILANO.


ARTICOLO PER GIORNALE/RIVISTA

IL CASO ITALIANO E IL CASO MILANO

L'Ossrvatorio Data Center del Politecnico ha analizzato lo scenario europeo del settore. E, sorpresa: i soliti big, i grandi dei mercati Flapd (Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi, Dublino) stanno perdendo forza, saturi, a favore di una maggiore decentralizzazione. Verso dove? Là dove servono maggiori connessioni e più facili sono i contatti con i Paesi in via di sviluppo. Ecco allora la rivincita di milano e Madrid (le MM) che con Zurigo e Varsavia si candidano a diventare le nuove capitali dei Data Center. Il motivo, almeno per quanto riguarda Milano, si spiega velocemente, visto che sono tre i fattori che rendono un territorio attrente pe un costruttore di Data Center: la densità dipopolazione, la densità di pil, la densità digitale. Ecco allora ce la Regione più popolosa e ricca naturalmente regina dei data center. Altra caratteristica che rende non solo Milano, ma tutta la penisola un'area strategica: i cavi sottomarini la collegano al mediterraneo e quindi ad Africa, Medio Oriente, perfino Estremo Oriente trasformandola potenzialmente in un grande polo non solo di smistamento dati (e la porta di entrata all'Africa orientale), ma anche, un erogatore di servizi e di competenze per le nazioni vicine (Grecia , Slovenia), e per quelle più lontane che vogliono connettersi con l'Europa e viceversa. Esempio: se una grande multinazionale tedesca vuole investire su un mercato afriocano instabile dal punto di vista politico e sociale, preferisce appoggiarsi ai data Center <<sicuri>> nel sud dell'Europa.

<<L'Italia è un punto di svolta, perchè la sua attrattività si scontra con la mancanza di alcune condizioni necessarie. Tra queste l'inquadramento normativo dei data Center, che a oggi sono idenificati come semplici edifici industriali, generando confusione.> Altra questione: la definizione di procedure chiare per costruire le infrastrutture. Anche in questo caso non esiste un procedimento specifico per l'apertura di nuovi Data Center. Risultato: rimpalli tra Comuni, Regioni, ministeri. Ultimo elemento necessario, lapprovvigionamento energetico: visto che i data Center di potenza superiore ai 10 Megawatt richiedono l'allacciamento all'alta tensione, <<saranno necessari investimenti di potenziamento della rete elettrica>>. Stiamo diventati un paese interessante, ma poichè aumenta la richiesta di capacità di calcolo, ma poichè aumenta la richiesta di capacità di calcolo, abbiamo bisogno di data Center sempre più efficienti e con regole uguali in tutti i Comuni: non è possibile che per aprire un nuovo polo a Milano o a Roma ci siano criteri diversi. Servono norme chiare e nazionali.>>

 

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