5 aprile 2019. In un’accogliente casa in mattoni di Brooklyn, la patina di felicità domestica di Dan e Isabel comincia a incrinarsi. Marito e moglie si stanno lentamente allontanando, attratti entrambi, a quanto pare, da Robbie, il fratello minore di Isabel, l’anima ribelle della famiglia, che abita nel loro attico. La partenza di Robbie minaccia di rompere il fragile equilibrio della famiglia, mentre la piccola Violet finge di non vedere la distanza tra i genitori e il fratello Nathan sperimenta i primi passi verso l’indipendenza. 5 aprile 2020. Quando il mondo intero si chiude in lockdown, Dan e Isabel si sentono sempre più in prigione, tra piccoli inganni e frustrazioni reciproche. Anche Robbie è bloccato, in una baita di montagna in Islanda, solo con i suoi pensieri e una seconda vita segreta su Instagram. 5 aprile 2021. La tempesta è passata, Dan e Isabel devono fare i conti con quello che hanno imparato, con le ferite che hanno sofferto, con la nuova realtà che li aspetta.
Michael Cunningham – vincitore del premio Pulitzer con Le ore – torna al romanzo dopo dieci anni per raccontare una coppia attraverso tre giorni decisivi, che abbracciano una vita intera. Un romanzo sui cambiamenti imprevedibili delle nostre esistenze, sull’amore e la perdita, sulla forza inesauribile dei legami familiari.
REVIEW
Una coppia in crisi, un triangolo amoroso sui generis e una seconda vita su Instagram.
È lo stesso giorno, il 5 aprile di tre anni diversi, il 2019, 2020 e 2021, a scandire il passare del tempo in un viaggio attraversato anche dalla pandemia, che rende sempre più prigionieri i protagonisti, ma non è mai esplicitamente nominata.
Isabel, editor fotografica, sempre alla ricerca di un cambiamento e il marito Dan, un ex rocker che tenta il ritorno sulla scena, si stanno lentamente allontanando. Il 5 aprile 2019 li troviamo in un'accogliente casa in mattoni di Brooklyn con i loro figli Nathan e Violet, piuttosto distanti dai genitori. Nel loro attico abita Robbie, fratello di Isabel che fa l'insegnante alla scuola media, verso il quale entrambi provano una grande attrazione. Il suo spirito ribelle e fuori dagli schemi è una sorta di collante per la coppia. Ma Isabel e Dan sono costretti a sfrattare Robbie perché i loro figli stanno crescendo e non possono più condividere la stessa stanza. La partenza di Robbie sarà un ulteriore duro colpo per loro ed è a questo punto che faranno il loro ingresso i sogni ad occhi aperti di Isabel sempre alle prese con la sua insoddisfazione.
Il 5 aprile 2020 i fantasmi e le frustrazioni dei protagonisti si fanno sempre più duri da gestire sotto l'ombra del lockdown. Isabel soffre di insonnia e la troviamo sempre sulle scale dove si rifugia per anni e anni. "Potrebbe essere la protagonista di un film europeo: la Donna sulle Scale" dice Cunningham che è nato e cresciuto in California, ma vive a New York. Robbie è invece bloccato in una baita di montagna in Islanda e ha creato un alter ego su Instagram Wolfe. Lo "stiamo inventando strada facendo. Non è una persona. A malapena è un'idea di persona" dice di questa figura che viaggia tra le nuvole. Ma ci sono anche l'inchiostro e la scrittura a mano.
Cunningham ci regala una bellissima riflessione su quanto sia importante avere un oggetto che sembra banale, una penna. "È buffo quando qualcosa di trascurabile come una penna si rivela essere un oggetto prezioso. Se non avessi comprato questa penna in aeroporto, mi sarebbe completamente impossibile scrivere niente di niente, dato che mi trovo a una cinquantina di chilometri dal posto più vicino che potrebbe vendere penne" scrive Robbie a Isabel.
Il 5 aprile 2021 è il momento in cui fare i conti con le proprie ferite, con il dolore di una grande perdita, con una nuova realtà e con la forza di ricominciare raccontata con dolcezza e spietatezza da Cunningham. "Prova a essere uno che si rifiuta di mollare, anche davanti all'evidenza" e "Prova a essere felice, a ripeterti che sei felice".
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