sabato 3 febbraio 2024

LA SVOLTA HORROR

Molti autori di romanzi storici, sociali o polizieschi si sono convertiti improvvisamente al fascino dell'horror: tra loro Stevenson, James e Veronesi.

Capita che un autore lasci per un momento la strada mainstream, cioè la letteratura <<maggiore, avulsa dai generi>>, o il genere di appartenenza, come il romanzo storico o il giallo, e si dedichi improvvisamente a quella parte della letteratura fantastica che chiamiamo horror, e che fino all'Ottocento era <<gotica>>, intrisa di mistero, presenze demoniache e inspiegabili dolori inflitti a un'umanità ignara (o colpevolmente ignara, perchè indifferente alla complessità del mondo). Si può tralasciare di citare come precursore speciale Dante Alighieri (1265-1321), un poeta che dallo Stilnovo filosofico-amoroso passò ai gironi dell'Inferno della Divina Commedia: ma è bene tener presente che molte suggestioni del fantastico, del gotico e dell'horror di sempre hanno come ispiratori i demoni e i mostri danteschi (oltre al contrappasso e alle feroci pene che comporta).

Non si contano i convertiti all'horror dell'epoca romantica in avanti: nella fioritura di temi irrazionali del postilluminismo, un musicista, critico e pittore che componeva messe solenni e cantate per la Vergine Maria come E.T.A. Hoffmann (1776-1822) comincia a dedicarsi alla letteratura, e lo fa scrivendo poemetti amorosi e racconti di battaglie. Ma una progressiva mania per l'ipnotismo e l'occulto, scatenata forse dalla folle ossessione amorosa per una ragazzina, trasformò l'autore di partiture come la Messa (1805) e il Miserere (1809), il musicista che aveva aggiunto il nome di Amadeus al proprio in omaggio a Mozart, nello scrittore de L'uomo della sabbia (1816), Lo schiaccianoci e il re dei topi (1816) e i Racconti notturni (1816-17), questi ultimi tra i capisaldi dell'horror. Quello che accade anche a sir Arthur Conan Doyle dopo i gialli di Sherlock Holmes: fervente spiritista, scrisse La mummia (1892). 

C'è poi lo scozzese Robert Louis Stevenson (1850-1884), che eredita la passione per l'avventura e la storia da Walter Scott e scrive capolavori come L'isola del tesoro (1883) e La freccia nera (1883) o le fitte trame politiche de Il principe otto (1885), prima di creare uno dei capolavori dell'horror di tutti i tempi, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886), trama enigmatica sul tema del doppio e dell'nconscio nei sui risvolti più misteriosi. Quasi all'opposto il percorso di Oscar Wilde (1854-1900), che in gioventù è un campione del fantastico e dell'horror con Il fantasma di canterville (1887) e soprattutto con il capolavoro Il ritratto di Dorian Gray (1890), e nella maturità diventa il commediografo acclamato della satira sociale con il ventaglio di ady Windermere, Una donna senza importanza, Un marito ideale, L'importanza di chiamarsi Ernesto, opere scritte tra il 1892 e il 1985.

Scrittore civile, costruttore di vari <<grandi romanzi americani>> in cui si analizzano i comportamenti e i costumi di una società in espansione, e di un mondo che sta cambiando, fu Henry james (1843-1916): l'autore de L'americano (1877), Ritratto di signora (1880) e Le bostoniane (1886), s concesse nel 1898 un racconto relativamente breve ma assai inquietante. Giro di vite, che ha ispirato l'incredibile messe di possessione diaboliche in autori americani come Shirley Jackson, Stephen King ... e Bret Easton Ellis (1964). Quest'ultimo, che ha descritto l'America contemporanea, la gioventù disintegrata dalle droghe e dallo yuppismo in Meno di zero (1985) e American Pscho (1991) e il mondo della moda e dei brand globali in Glamorama (1998), si abbandona a una trama genialmente horror in Lunar Park (2005), in cui tutti i temi del gotico (il doppio, la possessione, il fantasma, lo specchio ...) si scatenano nella villa di uno scrittore che si chiama Bret Easton Ellis e vive a Los Angeles.

Uno degliesempi più eclatanti è italiano e recente: Sandro Veronesi, lo scrittore delle relazioni private, della decostruzione della famiglia, dei problemi dell'uomo e dell'individuo, si è lanciato in una favolosa incursione nell'horror e nello splatter con il suo XY (Fandango 2010, ora La Nave di teseo), in cui una mattanza sanguinosa e scura - carica di simbolismi che toccano la spiritualità e la superstizione, l'etica e il tema della colpa - falcia undici persone in un minuscolo paesino tra i boschi. 

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