venerdì 2 febbraio 2024

ULISSE DI JAMES JOSE, MONDADORI.

Ulisse, il simbolo della virtú e della conoscenza in Dante, torna per indicarci la rotta e per aiutarci a non naufragare in questi tempi burrascosi. Siamo convinti che la conoscenza salvi dalle pericolose correnti dei nostri problemi civili e politici. Ma è davvero cosí? Davvero la conoscenza può tanto?

Ulisse

James Joyce
pubblicato da Mondadori

Collana Oscar moderni

 Pagine 920 - Euro 19,00

Traduttore G. De Angelis

 

 

 

Il libro

«Il più bello e il più interessante dei soggetti è quello dell'Odissea. E più grande e più umano di quello dell'Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust. A Roma, quando avevo finito circa la metà del Portrait, mi resi conto che l'Odissea doveva esserne il seguito». Così scriveva Joyce nel 1917. L'«Ulisse» uscì nel 1922, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, per iniziativa di un'intraprendente americana di Baltimora, la ventitreenne Sylvia Beach. Sei anni di intenso lavoro, stesure e continue revisioni, per trasformare il grande mito in grande pantomima. Diciotto capitoli, diciotto luoghi, diciotto ore e momenti, diciotto stili, una miriade di personaggi e situazioni per raccontare l'eroicomica giornata di un ebreo irlandese di origini magiare, Leopold Bloom, un uomo a spasso per Dublino dalle otto del mattino alle due di notte del 16 giugno 1904: le sue azioni, i suoi pensieri, le azioni e i pensieri della città, della gente che incontra, di Stephen Dedalus, ovvero l'altra parte di sé, il giovane intellettuale in cerca di un padre (così come Bloom è in cerca di un figlio), di sua moglie Molly, ovvero il grembo, da cui si salpa e a cui si ritorna. Accompagnato da strumenti di guida alla lettura.

 

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