IL GIOVANE HOLDEN SUPERCORALLI 1961
di
SALINGER J. D. (Jerome David "J. D." Salinger )
(Autore)
Editore: Einaudi
SINOSSI
"E poi non mi
metto certo a farvi la mia stupida autobiografia o non so cosa. Vi
racconterò giusto la roba da matti che mi è capitata sotto Natale, prima
di ritrovarmi cosi a pezzi che poi sono dovuto venire qui a stare un
po' tranquillo. Ovvero quel che ho raccontato a D. B., che però è mio
fratello, non so se mi spiego. Lui sta a Hollywood, quindi non
lontanissimo da questo schifo di posto, e infatti viene a trovarmi
praticamente ogni weekend. Dice che mi riaccompagna in macchina quando
il mese prossimo torno a casa, forse. Si è appena comprato una Jaguar.
Uno di quei gioiellini inglesi che fanno anche i trecento all'ora. L'ha
pagata una sberla tipo quattromila dollari. E sfondato di soldi, adesso.
Prima no. Prima, quando stava a casa, era solo uno scrittore normale."
RECENSIONE
Il giovane Holden (1953), opera dello scrittore americano JEROME D. SALINGER, è considerato il <<romanzo chiave della nuova generazione americana>>. E' il racconto che un giovane di 16 anni, Holden Caufield, fa di una sua giornata balorda trascorsa a New York dopo essere stato cacciato dal <<college>>. Holden è immediatamente semplice ed istintivo, incapace di adattarsi alla vita di una comunità scolastica, cerca di atteggiarsi ad adulto ma si scontra inesorabilmente con un mondo ostile.
Il libro ebbe e continua ad avere un successo enorme negli Stati Uniti soprattutto per due motivi: è considerato il primo libro della contestazione giovanile, perchè il suo personaggio rifiuta il modello di vita e di eduazione che gli è proposto dalla famiglia e dalla scuola e, nella sua istintiva sincerità, sente l'ipocrisia che lo circonda e che anima il mondo dei grandi; si differenzia e si innalza su tutta la letteratura della contestazione per il linguaggio, che ripropone con perfetta adesione il modo di sentire del giovane ed è un modello di espressione del gergo giovanile.
Holden sta per lasciare il college da cui è stato cacciato, si sente estraneo a questa comunitò, si reca a salutare un vecchio professore: questo nella sua umanità di stampo tradizionale cerca di convincere il giovane a cambiare atteggiamento verso la scuola, ad impegnarsi nello studio. Ma per Holden l'estraneità alle materie di studio è solo un aspetto del suo rifiuto di accettare il mondo che lo circonda, anche se questo rifiuto, come è naturale in un giovane di 16 anni, nasce da emozioni istintive più che da ragionate convinzioni.
Citazione del Libro
La cosa buffa, però, è che mentre continuavo a raccontar balle pensavo a tutt'altro. (Non riesce a prendere sul serio gli obblighi relativi alla sua condizionedi studente, si lascia distrarre da curiosità di natura infantile. C'è nel giovane l'incapacità di adeguarsi al modo di pensare e di organizzare la propria esistenza comune agli adulti. Il senso di una crisi generazionale, la frattura tra giovani ed adulti, tra padri e figli, ed il rifiuto giovanile di accettare il modello di vita proposto dal mondo dei grandi, appaiono proposti in queste pagine in maniera diretta).
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