Questa
mattina 23 persone legate al clan dei Casamonica (appartenenti alle
famiglie Casamonica, Spada e Di Silvio) sono state arrestate durante
l’operazione “Gramigna
bis” condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri e dai giudici
della Procura di Roma.
Le accuse comprendono estorsione, usura, intestazione fittizia di beni e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di metodo mafioso per la maggior parte dei reati.
Le accuse comprendono estorsione, usura, intestazione fittizia di beni e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di metodo mafioso per la maggior parte dei reati.
Casamonica di Nello Trocchia
è il primo libro che ritrae la famiglia criminale a capo di Roma.
Partendo da testimonianze inedite e resoconti giudiziari, Nello Trocchia costruisce un’inchiesta unica. Districandosi nel complesso albero genealogico raccoglie le storie di boss pittoreschi e spietati, e di donne feroci e manesche; di vittime coraggiose e di uomini che, nonostante abbiano perso tutto, vivono ancora nel terrore della famiglia. Il risultato è una radiografia impietosa di una città in fin di vita, invasa di metastasi in ogni organo, in ogni tessuto: una malattia estesa, a cui lo Stato non sembra capace di trovare rimedio.
Leggi un breve estratto
È il 20 agosto 2015 quando per la prima volta l’Italia si
accorge dell’esistenza del clan Casamonica. I petali piovono sul
piazzale davanti alla chiesa di San Giovanni Bosco, mentre le note del Padrino accompagnano
l’arrivo di una carrozza funebre scortata dai vigili urbani. Sulla
facciata della chiesa, c’è un grande ritratto di Vittorio Casamonica su
cui campeggia la scritta “Re di Roma”. Da allora, abbiamo visto al
telegiornale video di pestaggi efferati, giornalisti minacciati e
percossi, ruspe e abbattimenti nelle periferie romane.
Eppure a Roma tutti conoscono i Casamonica già da decenni.
Sono sempre stati lì, piccoli faccendieri durante il dominio della
Banda della Magliana, amici di boss che arrivavano dal sud in cerca di
un porto sicuro all’ombra del Cupolone, o di politici e uomini dello
spettacolo bisognosi di droga o di un prestito. Per tutti sono i
Nullatenenti, gli zingaracci.
Mentre le istituzioni si limitavano a derubricarli a
fenomeno minore, i Casamonica prosperavano: sulle minacce e la violenza
cieca hanno edificato un impero fatto di discoteche, locali, palestre,
concessionarie di lusso e ville sontuose. Si sono accreditati come
agenzia criminale di servizi, vera e propria cerniera tra il mondo di
sotto, della periferia disagiata, e il mondo di sopra, dei circoli
esclusivi ai Parioli e dei salotti bene di Via Veneto.
Partendo da testimonianze inedite e resoconti giudiziari,
Nello Trocchia costruisce un’inchiesta unica: il primo ritratto della
famiglia criminale a capo di Roma.
Districandosi nel complesso albero
genealogico raccoglie le storie di boss pittoreschi e spietati, e di
donne feroci e manesche; di vittime coraggiose e di uomini che,
nonostante abbiano perso tutto, vivono ancora nel terrore della
famiglia. Il risultato è una radiografia impietosa di una città in fin
di vita, invasa di metastasi in ogni organo, in ogni tessuto: una
malattia estesa, a cui lo Stato non sembra capace di trovare rimedio.
Biografia
Nello Trocchia è
cronista, inviato del programma tv Piazzapulita. Ha lavorato a Nemo per
Rai 2, scritto inchieste per “il Fatto Quotidiano” e “l’Espresso”. Ha
pubblicato Federalismo Criminale. Viaggio nei comuni sciolti per mafia (2009), menzione speciale al premio Giancarlo Siani; La Peste. La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana (con Tommaso Sodano, 2010); Roma come Napoli. Il malaffare di politica e signori della monnezza che mette in ginocchio il Lazio e la capitale (con Manuele Bonaccorsi e Ylenia Sina, 2012); e Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la terra dei fuochi (con
Luca Ferrari e Monika Dobrowolska Mancini, 2016). Nel 2015 ha ricevuto
il premio Paolo Borsellino e il premio Articolo21 per la libertà di
informazione. Per le sue inchieste ha subito minacce ed è sottoposto a
vigilanza da parte dei carabinieri.
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