venerdì 19 aprile 2019

RECENSIONE #33 THE KINGDOM by JESS ROTHENBERG - DEA PLANETA

The Kingdom
Benvenuta nel Regno dove “per sempre felici e contenti” non è solo una promessa. È una regola.

Autore Jess Rothenberg 
Editore DeA Planeta 
Genere Narrativa 
Formato cartonato con sovraccoperta 
Pagine 352 
Data di uscita 16.04.2019

 SINOSSI 
  
Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l’attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all’ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un’emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l’amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra… Echi di Westworld e Il racconto dell’ancella risuonano in questo romanzo folgorante, che ha il ritmo mozzafiato di un thriller ed è al contempo una struggente storia d’amore e una toccante riflessione su che cosa, in fondo, ci rende umani.

Jess Rothenberg

Jess Rothenberg è cresciuta a Charleston, in South Carolina. Dopo aver lavorato come editor di libri per ragazzi, ha esordito nella narrativa con Storia catastrofica di te e di me. Vive a New York con il marito, il figlio e un gatto.


 RECENSIONE
 
 Ana è una delle sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori del  Regno, un parco giochi, nel quale vige una società futuristica. Il Regno è un grande parco giochi, avvolto da una nube magica  di suoni e colori.
Il Regno è casa nostra.
Perché una di noi dovrebbe volersene andare? 

Le emergenze che coinvolgono l’intero Regno comportano sempre un inasprimento delle misure di sicurezza.  A dire il vero, Ana e le sue sorelle: Zara, Zel, Yumi, Nia, Eve, Kaia,  si sono talmente abituate da aver sviluppato una sensazione sottopelle, che stimola un vasto spettro di reazioni emotive. Serenità. Sottomissione. Sorpresa. Confusione. Paura. Tutto è cominciato però, dopo la scomparsa di Nia. Come se non bastasse, pensare a Owen e alla loro interazione non fa che intristirla.
Anche senza Owen che mi tocchi, in tutta la mia vita tecnologica non ricordo alcuna sensazione simile a questa. Che cosa significa che una persona ti «piace»? So che le mie pulsazioni sembrano accelerare quando lui è vicino. So che di notte non riesco a smettere di pensare a lui. Questo vuol dire che mi piace? Oppure… sono programmata perché lui mi piaccia? Così come sono programmata per farmi piacere tutti gli umani.

Diverse settimane dopo Nia fa ritorno, con grande sollievo da parte delle sorelle. Ella comincia a raccontare dov'è stata. Solo nei giorni successivi Ana, si rende conto che Nia era cambiata. Era più felice? Anche qualcosa tra lei e Ana è cambiata, ma di preciso non sa cosa sia.

Ad Ana  non resta che una sola scelta, ora che ha scoperto di piacere ad Owen: sacrificare la propria vita per la salvaguardia del Regno o rimanere soggiogata alla sua politica del Regno. E' possibile che ciò sia avvenuto per  la presenza di emozioni. Ma gli ibridi non possono provare emozioni. Obbediscono a un programma.

 Le Fantasiste così si chiamano le ragazze, possono rilevare le emozioni e reagire con straordinaria verosimiglianza nei confronti dei visitatori del parco: è questo a farle sembrare così umane. Ed è tutto grazie ad un avanzatissimo Sistema operativo, ma provare emozioni è fuori questione. Sono semplicemente programmati per reagire a una vasta gamma di stimoli. Luci, suoni, sapori. tocco, elogi, punizioni. Gentilezza, crudeltà. Ma assolutamente non possono provare l'amore.
Ana sarà disposta a mentire, a stringere un patto con il mondo degli umani?
Un mondo in cui prendono vita miliardi di desideri, oltre a tutte le cose folli e spaventose che influenzano gli esseri umani. Le sue sorelle non erano molto convinte del suo progetto, sentendosi tediate da queste che reputano schiocchezze, non diedero il loro appoggio.
Il progetto di Ana cambierà il destino del Regno?  
Di sicuro nel Regno - nel loro Regno - per sempre felici e contenti, l'unico finale possibile è quello di trasformare la ricerca in realtà. In un crescendo di eventi: che sembra travalicare il tempo e lo spazio, dove la felicità, i desideri sembrano cambiare le regole del gioco.

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