La vita invisibile di Ivan Isaenko
1° ed.
2019
978-88-297-0026-4
Ivan ha diciassette anni ed è uno degli ospiti dell’Ospedale per i
bambini gravemente ammalati di Mazyr, in Bielorussia. Le radiazioni
liberate nell’atmosfera dall’esplosione di uno dei reattori nucleari
della centrale di Cˇernobyl’ il 26 aprile 1986 gli hanno provocato gravi
malformazioni, ma non ne hanno intaccato lo spirito acuto, l’intelletto
straordinario e il vorace appetito per i libri. Ogni giorno sarebbe
uguale all’altro, nella vita di Ivan, ma il ragazzo riesce a trasformare
tutto in un gioco, al servizio del proprio divertimento. A scuotere la
sua routine arriva, però, una nuova residente dell’ospedale, Polina.
Ivan all’inizio non la sopporta. La ragazzina gli ruba i libri, sfida le
regole del suo universo magico, si fa amare da tutte le infermiere. Ma
in breve anche Ivan ne è attratto in modo irresistibile. Comincia così
una storia d’amore tenera e coraggiosa, che consente ai due ragazzi di
scoprire il mondo come mai avevano fatto prima. Fino all’incontro con
Polina, Ivan si limitava a sopravvivere, in uno stato di orgogliosa
distanza dalle cose e dalle persone. Ora vuole qualcosa di più: vuole
che Polina resti viva.
Thomas Dalla Costa
Venere e Adone di Tiziano
arte, cultura e società tra Venezia e l'Europa,
1° ed.
2019
978-88-297-0010-3
La versione più nota dell’indiscusso capolavoro di Tiziano, Venere e
Adone, è quella del Museo del Prado di Madrid, eseguita nel 1554 per il
re di Spagna Filippo II, ma se ne conoscono molte altre varianti. A
partire dalla discussione delle prime due versioni del soggetto, andate
perdute, il saggio esamina per la prima volta e in maniera esaustiva la
genesi della creazione di tutte le successive varianti, analizzandone
gli elementi di continuità e le distinzioni e inserendole nelle corrette
coordinate storiche e contestuali.
Seguendo un metodo di indagine dinamico e interdisciplinare, l’autore
indaga inoltre quali furono le ragioni sociali e culturali che
favorirono il successo del Venere e Adone. Attraverso l’osservazione
delle opere di Veronese, Carracci, Rubens, van Dyck, Poussin, fino a
Lemoyne e Picabia, il saggio dimostra infine come questa iconografia
abbia continuato ad attrarre l’interesse di committenti e artisti nei
secoli a seguire.
Valutare l'internazionalizzazione dell'università
1° ed.
2019
978-88-297-0014-1
L’apertura dell’università alla dimensione internazionale è andata
assumendo un valore strategico fondamentale, dalle conseguenze sempre
più tangibili. La riflessione proposta nel volume si muove pertanto tra
il piano dell’analisi teorica e quello della proposta concreta. Sul
fronte analitico si dà conto dello stato dell’arte nel dibattito
internazionale, per concentrarsi poi sullo scenario italiano, che vede
al centro le innovazioni al quadro normativo introdotte dal miur e
dall’anvur. Dato lo scenario in parte contrastato che ne emerge, è parso
opportuno prendere inoltre in esame le effettive pratiche valutative in
uso presso gli atenei. L’approfondimento, realizzato mediante studi di
caso, ha interessato le università di Bologna, Udine e Trento, oltre al
Politecnico di Milano. Sulla scorta dei risultati raggiunti, nel volume
viene avanzata una proposta concreta, che si sostanzia nella definizione
di un framework di carattere metodologico e di un sistema unitario di
indicatori per la valutazione. Il dispositivo, delineato in modo da
poter fornire un supporto utile sia ai singoli atenei che al sistema
nazionale dell’Higher Education, è di tipo evidence-based, ispirato al
concetto di comprehensive internationalisation. L’impianto risulta
impostato su un doppio processo di valutazione, sia interna che esterna.
Sul piano operativo, il testo fornisce un tool di strumenti
differenziati, utili per determinare lo stato e l’evoluzione nel tempo
degli atenei, a partire da un nucleo di fattori chiave per lo sviluppo
di un’università dal respiro internazionale.
Letteratura e giornalismo
, 1° ed.
Volume II
a cura di Daniela Marcheschi
2019
978-88-3178481-8
Dai fogli e libri per ragazzi alla polemica tra Luigi Firpo e Pier Paolo
Pasolini, dalle pagine letterarie nei quotidiani della Svizzera
italiana al vincolo fra giornalismo e letteratura in Albert Camus, dalla
commistione fra questi ultimi e umorismo nel mondo lusofono a Dino
Terra giornalista e acuto critico nell’Italia del secondo dopoguerra:
sono varie e ampie le tematiche affrontate dal secondo volume di
Letteratura e giornalismo. Il libro segue un percorso interdisciplinare
che risveglia la consapevolezza critica su due generi, la letteratura e
il giornalismo, che paiono oggi smarrire la coscienza dei propri
caratteri di autonomia ed eteronomia e tralasciare la riflessione su
statuti e origini comuni alla base della modernità.
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