I Wonder Pictures e UnipolBiografilm
Presentano
LA PROMESSA DELL’ALBA
Un film di ERIC BARBIER
Con CHARLOTTE GAINSBOURG e PIERRE NINEY
Tratto dal bestseller di ROMAIN GARY
DAL 14 MARZO AL CINEMA
|
|
|
LA PROMESSA DELL'ALBA dal 14 marzo nelle sale italiane
|
|
|
Dalla difficile infanzia in Polonia
all’adolescenza a Nizza, per poi arrivare alla carriera da aviatore in
Africa durante la seconda guerra mondiale… Romain Gary ha vissuto una
vita straordinaria. Ma questo impulso a vivere mille
vite, a diventare un grande uomo e un celebre scrittore è merito di
Nina, sua madre. Sarà proprio il folle amore di questa madre possessiva
ed eccentrica che lo porterà a diventare uno dei più grandi romanzieri
del ventesimo secolo, e a condurre una vita piena
di rocamboleschi colpi di scena, passioni e misteri. Ma quell’amore
materno senza freni sarà anche un fardello per tutta la sua vita.
Dall’omonimo romanzo autobiografico di culto scritto da Romain Gary, un film appassionante e commovente.
«Adoperandoci nell’adattamento dell’opera
di Romain Gary, tanto cara a moltissimi lettori, ci auguriamo di
riuscire a realizzare un’opera cinematografica ambiziosa (ma per tutti),
ispirata a film come
LE HUSSARD SUR LE TOIT, GERMINAL, LA REINE MARGOT, JEAN DE FLORETTE...
Un ritorno al cinema classico e spettacolare che al giorno d’oggi è raro
vedere. Girato in 5 paesi differenti nel giro di 14 settimane, LA
PROMESSA DEL’ALBA ci porta in viaggio attraverso la Polonia degli anni
’20, il Messico degli anni ’50, passando per il
derto africano, Nizza e Parigi, e Londra sotto i bombardamenti.
Un’epopea spettacolare e intima che attraversa la Storia.»
Eric Jehelmann e Philippe Rousselet, produttori del film
|
|
|
|
Chi non ha pensato un giorno che viviamo giusto per onorare i sogni, le speranze e i sacrifici dei nostri genitori?
Romain Gary non soltanto ha tenacemente nutrito questo pensiero, ma vi
ha dedicato un libro intero, questo libro: La promessa dell’alba, una
delle sue opere più intense, più belle e più riuscite. Era bambino,
Gary, all’alba appunto della sua vita, quando promise
per la prima volta a sua madre di tornare un giorno a casa dopo aver
strappato vittoriosamente il possesso di questo mondo ai potenti e ai
malvagi. Prima di Biancaneve, prima del Gatto con gli Stivali, prima dei
Sette Nani e della Fata Carabosse, sua madre,
infatti, gli sussurrò i nomi della vasta schiera di nemici coontro cui
un uomo degno di questo nome deve battersi. C’è prima di tutti Tatoche,
il dio della stupidità, col sedere rosso da scimmia e la testa da
intellettuale. Nel 1940 era il cocco e il teorico
dei tedeschi, dopo si è appollaiato sulle spalle dei nostri scienziati,
e a ogni esplosione nucleare la sua ombra si fa un po’ più alta sopra
la terra. C’è Merzavka, il dio delle certezze assolute, una specie di
cosacco ritto sopra cumuli di cadaveri; ogni
volta che uccide, tortura e opprime in nome delle sue verità religiose,
politiche o morali, la metà del genere umano gli lecca le scarpe con
commozione. C’è Filoche, il dio della meschinità, dei pregiudizi, del
disprezzo, dell’odio che, affacciato alla guardiola
della portineria, all’ingresso del mondo abitato, grida: «Sporco
americano, sporco arabo, sporco ebreo, sporco russo, sporco cinese,
sporco negro». E vi sono numerosi altri dei, più misteriosi e più
loschi, più insidiosi e nascosti, difficili da identificare…
Libro unico, che costituisce «uno dei più straordinari tributi mai scritti da un uomo a sua madre» (Newsweek),
e ci restituisce l’affascinante vita di chi, come Romain Gary, è
cresciuto aspettando il giorno in cui avrebbe potuto scostare con la
mano
il velo che oscura l’universo, La promessa dell’alba ci mostra
come il sogno di restituire la terra a coloro che la riempiono del loro
coraggio e del loro amore possa generare grande letteratura.
AUTORE
Romain Gary (pseudonimo
di Romain Kacev) nacque a Vilnius nel 1914. A trent’anni, Gary è un eroe
di guerra (gli viene conferita la Legion d’honneur), scrive un
romanzo, Educazione europea (Neri Pozza, 2006),
che Sartre giudica il miglior testo sulla resistenza, gli si aprono le porte della diplomazia. Nel 1956 vince il Goncourt con Le radici del cielo (Neri Pozza, 2009). Nel 1960 pubblica uno dei suoi capolavori La promessa dell’alba (Neri Pozza,
2006). Nel ’62 sposa Jean Seberg, l’attrice americana di Bonjour tristesse, l’interprete di A bout de souffle.
Nel 1975 pubblica, con lo pseudonimo di Emile Ajar (identificato
all’inizio come Paul Pavlovitch, nipote reale di Romain Gary), La
vita davanti a sé (Neri Pozza, 2005) che, nello stesso anno, vince il Prix Goncourt. Nel 1980 dà alle stampe il suo ultimo romanzo Gli aquiloni (Neri Pozza, 2017) e il 2 dicembre dello stesso anno si uccide, nella sua casa di rue du Bac a Parigi
con un colpo di pistola alla testa.
Nessun commento:
Posta un commento