sabato 27 aprile 2019

RECENSIONE # 36/19 LA CONGIURA DEI FRATELLI SHAKESPEARE by BERNARD CORNWELL - LONGANESI


La congiura dei fratelli Shakespeare

Bernard Cornwell

Collana LA GAJA SCIENZA 

Temi Narrativa straniera

Dettagli Cartonato
N° di pagine 432 
ISBN 9788830451421


 
Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi storici
The Washington Post
 
Un maestro nel fondere avventura, arguzia e personaggi straordinari. Cornwell rievoca in maniera impeccabile un'atmosfera carica di intrighi e drammi, di rivalità tra attori e congiure pericolose.
The Times
 
Un romanzo stupendo. Una rievocazione accurata e sagace della Londra shakespeariana. Divertimento assicurato.
BBC History Magazine
 
UN AUTORE DA 9 MILIONI DI COPIE NEL MONDO, PIù DI 1 MILIONE DI COPIE IN ITALIA
Due fratelli avvolti dal mistero e dalla leggenda. Un’epoca tanto pericolosa quanto affascinante. Sullo sfondo della nascita del teatro moderno, la nuova, attesa opera del re del romanzo storico.

Nel cuore dell’Inghilterra elisabettiana, Richard Shakespeare sogna una carriera brillante all’interno del mondo teatrale londinese, mondo dominato da suo fratello maggiore, William. Ma Richard è un attore squattrinato, che sopravvive solamente grazie al suo bel viso, alla lingua tagliente e a piccoli furti. A poco a poco allontanatosi dal fratello, la cui fama cresce sempre di più, Richard è fortemente tentato di abbandonare la fedeltà alla famiglia. Così quando un manoscritto dal valore inestimabile sparisce, i sospetti ricadono su di lui. Costretto in un doppio gioco ad alto rischio che minaccia di rovinare non solo la sua carriera e l’eventuale ricchezza futura, ma anche quella dei suoi colleghi, Richard deve affidarsi a tutto ciò che ha imparato sugli spalti dei teatri più frequentati e nei vicoli meno battuti della città. Per evitare il patibolo, dovrà ricorrere a tutta la sua astuzia...

  Biografia

Bernard Cornwell

 

  Bernard Cornwell è nato a Londra
e si è laureato alla London University.
dopo aver lavorato per anni alla
BBC, si è dedicato alla narrativa e, oltre
alla serie di romanzi avventurosi
ottocenteschi incentrati sul personaggio
di Sharpe (I fucilieri di Sharpe, La
sfida della tigre, Assalto alla fortezza,
L’eroe di Trafalgar, Sharpe all’attacco,
Le aquile di Sharpe, L’oro di Sharpe
e L’ultimo baluardo, tutti pubblicati
da Longanesi), ha scritto moderne
avventure di mare (Scia di fuoco e
Figlia della tempesta). Ha trovato la
più fortunata delle sue ispirazioni nelle
saghe di avventure medioevali. dopo
la trilogia di L’arciere del re, Il cavaliere
nero e La spada e il calice, ha
dato vita a un’appassionante epopea
ambientata tra l’Inghilterra e i mari
del nord durante il primo Medioevo:
L’ultimo re, Un cavaliere e il suo re, I
re del Nord, Il filo della spada, Il signore
della guerra, La morte dei re, Re
senza Dio e Il trono senza re. Alla saga
di Excalibur appartengono Il re
d’inverno e Il cuore di Derfel, ripubblicati
da Longanesi, presso cui sono
usciti anche L’arciere di Azincourt,
L’ultima fortezza e L’eroe di Poitiers.
nel 2015, in occasione dell’anniversario
della celebre battaglia, Longanesi
ha pubblicato il saggio Waterloo.

www.bernardcornwell.net






RECENSIONE


La sala nella quale si sta presentando un dramma era tutta illuminata da una miriade di candele. Era la quinta volta che Richard Shakespeare, si esibiva in presenza della sovrana Elisabetta, per grazia di Dio regina d'Inghilterra.

Richard mette isieme alla sua compagnia, in scena una rappresentazione, tanto vigorosa quanto dolente dell'operare del male nel mondo. strumento e insieme oggetto la parola, nel romanzo copre interamente lo spazio, agisce e insieme subisce, e viene affrontata, anatomizzata in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue possibilità. Così, è attraverso di essa che il male penetra nel mondo, lo corrompe e distrugge.

Nel romanzo, dunque, la parola diventa destino e per questo, al di là dei molti aspetti di cui quest'opera è ricca, essa offre, a mio parere, il suo straordinario contributo nel proporre una nuova, moderna immagine di eroe tragico.

L'eroe cade perchè non riesce a leggere il mondo e perciò a conoscerlo. Esso è per lui un enigma, una Sibilla i cui fogli continuamente, pervicacemente fraintende è la parola è mistero e inganno, illusione e simulazione.

Il percorso tragico non è determinato da un fato esterno all'uomo ma dall'incapacità dell'uomo a decifrare il testo-mondo, dal suo esser preda di una parola che non chiarisce ma al contrario confonde i lineamenti del reale, una parola che, come scriverà Pirandello nell'Enrico IV,  <<ciascuno intende a suo modo>>.



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