PagineCOPYRIGHT - https://labibliotecadikatia.blogspot.com di Caterina Buttitta
IL BOSCO
«Ti chiedo solo questo: riconosci i confini dei miei boschi, che stanno adesso dove stanno dal tempo dei tempi».
Guardai quell'enorme crinale roccioso che attraversa da monte a valle i miei boschi, continuando a pensare che doveva trattarsi davvero della schiena di un drago; drago che oltretutto poteva anche non essere morto sepolto sì ma non morto, dato che i draghi possono dormire per secoli salvo poi svegliarsi (il più delle volte, naturalmente, inferociti), quando scocchi un'ora stabilita o quando si calpesti per imprudenza, un'orma che non si doveva calpestare.
E io ebbi l'esatta impressione che a momenti potesse inarcarsi, anche perchè, nel silenzio del bosco, sentivo propagarsi un percettibile e mai sentito scricchiolio, sche avrei giurato venisse su dalla terra, da radici che si stessero tendendo, da pietrame che si stesse sgretolando, da crosta che si stessero spezzando.
Impressionato
da quell'immenso e attutito sfrigolare, ebbi come la certezza che
qualcosa di profondissimo fosse davvero sul punto di svegliarsi.
Ma
mentre io guardavo in giù, lungo la schiena del drago, in cerca della
sorgente di quel brusio sotterraneo, Nelson alzò invece gli occhi
attraverso, i rami spogli del faggio:<<Ecco qua Signore>>
disse. <<Te l'avevo detto o no, ieri sera, che l'aria era
quella?Aria da neve caro mio. Bastava annusare>>.
Radissime,
qua e là, scendevano dal cielo minuscole sfere di neve ghiacciata, di
una leggerezza abbastanza consistente tuttavia, da far risuonare tutto
il bosco di uno sgramolio sottile.
Impressionato da quell'immenso e attutito sfrigolare, ebbi come la certezza che qualcosa di profondissimo fosse davvero sul punto di svegliarsi.
Ma mentre io guardavo in giù, lungo la schiena del drago, in cerca della sorgente di quel brusio sotterraneo, Nelson alzò invece gli occhi attraverso, i rami spogli del faggio:<<Ecco qua Signore>> disse. <<Te l'avevo detto o no, ieri sera, che l'aria era quella?Aria da neve caro mio. Bastava annusare>>.
Radissime, qua e là, scendevano dal cielo minuscole sfere di neve ghiacciata, di una leggerezza abbastanza consistente tuttavia, da far risuonare tutto il bosco di uno sgramolio sottile.
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