CONTANO I LUSTRI
Teneva in tasca il quaderno che aveva riempito con i ricordi dimenticati. Quelli che era riuscito a far riaffiorare con la pura forza della volontà. Socchiuse gli occhi nella luce accecante del tramonto e gli parve di rivedere sua madre seduta sulla panchina del piccolo giardino. L’aveva sognata o era stata un’apparizione? E proprio a lui aveva chiesto di ridarle la memoria della vita, perché lì dov’era era indispensabile e lei aveva dimenticato tutto. Proprio a lui, che aveva inghiottito la pillola dell’oblio, che divideva gli anni in uno, due ricordi al massimo.
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