Ti sarai accorta che i romanzi sono un affare di famiglia. Descrivono un ventaglio di (ri)sentimenti, emozioni e freddezze e consentono di tratteggiare e descrivere una quantità di caratteri: ci sono i padri naturali e quelli putativi, i padri padrone, i padri putativi, madre emancipate e matrigne affannate, figli dipendenti e genitori dipendenti.
Ma che cosa dicono queste storie <<familiari>>, del mondo di oggi dell'individuo e del romanzo contemporaneo?
Le famiglie non sono semplicemente istituzioni passive,
manipolate dal potere politico, ma sono a loro volta protagoniste
del processo storico.
La famiglia tradizionale esiste. E' sarà ancora modello per il futuro?
Cosa tiene insieme una famiglia? Il ricordo di un passato comune e incantato, o la memoria dei dolori che non scemano?
Quanto a lungo si può resistere in un'esistenza che non si è scelta? Ci vuole più coraggio a disobbedire o a tacere?
Che si provenga da una famiglia sana e comunicativa, o da una avvelenata dalla dipendenza, i legami familiari esercitano inevitabilmente un'influenza diretta sulla visione che il singolo ha di sè e del suo futuro. La domanda è:<<Si può sfuggire a quei legami, separarsi dalla propria famiglia e autodeterminarsi?>>
Famiglie disfunzionale.
Intanto, mettono in scena una <<famiglia allargata>>, in cui i personaggi legati a ruoli più tradizionali entrano in crisi tra matrigne, patrigni, sorellastre e fratellastri.
Non
tutti i segreti sono uguali. Alcuni possono travolgere una vita intera.
le bugie, però, anche quando non hanno le gambe corte, sono molto
pazienti, logorano i rapporti un poco alla volta, per poi, a distanza di
anni, presentare il conto con tutti gli interessi. Al suo primo
romanzo, Nella Frezza indaga con scrittura inesorabile i fragili
equilibri che tengono insieme le famiglie, in ogni luogo e in ogni
tempo, e il male che facciamo a noi stessi per difenderci dal giudizio
degli altri.
La gente mormora e la verità s'inventa. La vergogna come difesa del male. Una reazione per negare e nascondere, mentre la menzogna diventa l'unica strategia di sopravvivenza. Per evitare lo scandalo, per preservare l'onore. Così nascono i segreti di famiglia, vischiosi e pesanti, come macigni. Si inventano verità posticce che, per salvare il presente, avvelenano il futuro. Tutto ciò è raccontato nel libro di Nella Frezza, romanzo che offre un ritratto della nostra storia recente, dai tempi del boom economico alle trasformazioni degli anni Ottanta.
Un dolore straziante e il percorso spietato di una donna per poterlo accettare». Louise Doughty, Nel nome di mia figlia, Bollati Boringhieri
«Un romanzo avvincente e pieno di tenerezza. Louise Doughty ci costringe
ad affrontare il nostro lato oscuro con una storia inquietante anche
dopo la lettura dell’ultima pagina. Un’indagine avvincente sui temi dell’amore, della perdita, della
vendetta… La scrittura sobria e precisa esplora le reazioni di una donna
sprofondata in un dolore terribile. Bellissimo, pieno di emozioni e
privo di sentimentalismi. Doughty è bravissima nel raccontare il tessuto di una vita ordinaria e
il suo incontro con punte nascoste di odio e violenza. Louise Doughty ci regala una trama complessa, una tensione che non cala
mai. Il ritratto potente di una perdita e delle sue conseguenza
psicologiche. Un dolore straziante e il percorso spietato di una donna per poterlo accettare.
Israel Joshua Singer,La famiglia Karnovski, Bompiani
Pubblicato per la prima volta in yiddish nel 1943 negli Stati Uniti, un anno prima della morte dell’autore, e tradotto in inglese solo nel 1969, La famiglia Karnovski è il racconto dell’epopea di tre generazioni di una famiglia ebraica che dalla Galizia polacca di inizio Novecento, attraverso la Repubblica di Weimar, sbarca a New York in seguito all’ascesa di Hitler in Germania.Considerato uno dei più grandi romanzi in lingua yiddish del ventesimo secolo, il libro ebbe un successo immenso al momento della sua uscita.
Nessun commento:
Posta un commento