venerdì 15 settembre 2023

REVIEW GLI ULTIMI AMERICANI DI ARIANNA FARINELLI, MONDADORI.

 


Gli ultimi americani

Arianna Farinelli
pubblicato da Mondadori

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani

Editore Mondadori

Collana Scrittori italiani e stranieri

Pagine 228 - eURO 18.50

 

 Il libro

Quando lo scrittore è malinconico racconta storie di uccelli: «Ogni primavera, gli uccelli migratori percorrono immense distanze volando verso Nord. E ogni autunno, tornando al Sud, volano lungo lo stesso percorso. E così da milioni di anni. Per gli uccelli la migrazione è una condizione di vita». Alma lo ascolta nuda, sdraiata sul letto dello studio dove si incontrano quasi ogni giorno. La storia che lo scrittore ama di più è quella dei cuvivies , che alla fine dell'estate volano per migliaia di chilometri dall'Alaska alle pampas argentine. Ma è una storia maledetta: quando gli uccelli arrivano sulla laguna andina di Ozogoche si gettano in picchiata nelle acque gelide dei laghi e muoiono all'istante. Gli scienziati non sono ancora riusciti a capire il perché, ma lo scrittore ha una sua spiegazione: «E un suicidio di massa, Alma, i cuvivies non torneranno mai nelle pampas. La promessa del ritorno galleggia insieme alle loro carcasse sulle acque della laguna». Alma non immagina che la storia di quegli uccelli finirà per assomigliare così tanto a quella dello scrittore. Gli ultimi americani è dedicato "a tutti coloro che migrano" ed è il racconto di tre rotte migratorie che convergono negli Stati Uniti ma che arrivano da molto lontano. Lo scrittore e Lola sono cresciuti insieme in un' hacienda colombiana, lui come figlio del padrone e lei di una governante. Ancora adolescenti, si sono innamorati, ma un evento doloroso ha finito per dividerli. Si ritrovano molto tempo dopo a New York, dove lui arriva come rifugiato politico e lei come immigrata illegale. La storia di Alma, invece, comincia in un quartiere povero alla periferia di Roma. Dopo molti anni negli Stati Uniti e la fine di un matrimonio, una sera partecipa a una competizione di storytelling. E qui che conosce lo scrittore, ormai famoso, e Lola. Quel primo incontro darà vita a un intreccio d'amore e amicizia che in modi inaspettati finirà per coinvolgere tutti e tre.

 

    REVIEW

Le persone migranti si sentono sempre in viaggio, sospese sul senso di appartenenza: si appartiene al luogo in cui si nasce o al luogo dove si muore? Arianna Farinelli esplora questa condizione di vita nel suo nuovo romanzo 'Gli ultimi americani' pubblicato da Mondadori.

I tre protagonisti: uno scrittore sudamericano volutamente senza nome, la sua compagna sudamericana Lola e Alma, scrittrice di un quartiere povero della periferia romana da tempo negli Stati Uniti, che stringerà con loro un legame di amore e profonda amicizia, sono fuggiti da un passato che non si cancella mai.

Si trovano tutte e tre a New York, Lola e lo scrittore sono scappati dalla Colombia, lei è immigrata clandestina, lui un rifugiato politico. Alma li conosce ad una competizione di storytelling. Sono loro gli ultimi americani. 


    "Come gli uccelli migratori, che sono una forte metafora nel romanzo anche gli esseri umani migrano per scappare dalla guerra, ma anche dalla povertà. Tutta la vita può essere considerata una tenace e a volte purtroppo disperata migrazione dal dolore verso la felicità. I miei profughi scappano da una guerra che è a bassa intensità, quindi diversa dalla guerra che vediamo oggi in Ucraina che è ad alta intensità, di invasione" dice la Farinelli, politologa e scrittrice nata a Roma nel 1975 che da vent'anni vive negli Stati Uniti. 


    Ma come pensa evolverà questa guerra? "Siamo ad un punto in cui le cose stanno precipitando: l'Occidente è sempre più coinvolto nella guerra, il negoziato di pace si allontana sempre di più. Spero che non si arrivi a soluzioni come l'uso di armi nucleari perché sarebbe un disastro per tutti. L'America è già in guerra e questo è anche il sentire della maggior parte degli americani. Lo dimostrano sia le spese militari - Biden ha chiesto al Congresso 813 miliardi di dollari di spese per la difesa, di cui 700 per armamenti - e tutte le armi che sono già state consegnate agli ucraini, all'inizio solo difensive e da pochi giorni anche offensive" spiega la Farinelli. E aggiunge: "gli Stati Uniti, l'Australia e l'Inghilterra hanno deciso di investire in missili ipersonici perché la Russia li ha utilizzati. Tutte cose molto preoccupanti".

    In Colombia, il paese da cui provengono Lola e lo scrittore, "c'è una guerra civile da decenni e nei confronti dei profughi sudamericani gli Stati Uniti sono stati molto duri. La frontiera tra il Messico e gli Usa è chiusa da due anni per tutti, ma per i profughi ucraini e per i russi che scappano dal regime di Putin è aperta. Non solo, Biden ha detto che ammetterà 100 mila ucraini come rifugiati. Un atteggiamento completamente diverso perché l'empatia è un sentimento selettivo oltre che estremamente transitorio. Siamo portati a immedesimarci di più con le persone che ci assomigliano". 

    Ma chi sono gli ultimi americani del titolo che si ispira al libro degli anni '60 'Poesia degli ultimi americani' di Fernanda Pivano dedicato alla beat generation? "Sono i miei protagonisti perché sono americani di immigrazione recente. Ma c'è anche una questione psicologica: quando una persona migra sente di non appartenere più al Paese dal quale è partita ma neppure a quello dove è arrivata. La bambina nella storia si chiama Nanda in omaggio alla Pivano". 

    Lo scrittore è un uomo tormentato, pensa al suicidio. "Come dice Alma - spiega la Farinelli - tutto quello che voleva fare nella vita era scrivere però più lo desiderava e più la scrittura sembrava sfuggirli. Poi si scopre che in realtà i suoi libri li ha scritti Lola e il suo legame con Alma sarà predominante". Entrambe hanno subito violenze e, dice la Farinelli, "accade a tante donne e non si racconta. Se guardi la guerra in corso: le vittime sono i bambini e le donne abusate sessualmente" dice la Farinelli che sta già scrivendo un nuovo romanzo: "è ambientato negli anni Ottanta negli Stati Uniti e racconta di italo americani che volevano fare la rivoluzione comunista in America fuori tempo massimo. Si basa su una storia realmente accaduta".

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