Gli ultimi americani
Arianna Farinelli
pubblicato da
Mondadori
Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani
Editore Mondadori
Collana Scrittori italiani e stranieri
Pagine 228 - eURO 18.50
Il libro
Quando lo scrittore è malinconico racconta storie di uccelli: «Ogni
primavera, gli uccelli migratori percorrono immense distanze volando
verso Nord. E ogni autunno, tornando al Sud, volano lungo lo stesso
percorso. E così da milioni di anni. Per gli uccelli la migrazione è una
condizione di vita». Alma lo ascolta nuda, sdraiata sul letto dello
studio dove si incontrano quasi ogni giorno. La storia che lo scrittore
ama di più è quella dei cuvivies , che alla fine dell'estate volano per
migliaia di chilometri dall'Alaska alle pampas argentine. Ma è una
storia maledetta: quando gli uccelli arrivano sulla laguna andina di
Ozogoche si gettano in picchiata nelle acque gelide dei laghi e muoiono
all'istante. Gli scienziati non sono ancora riusciti a capire il perché,
ma lo scrittore ha una sua spiegazione: «E un suicidio di massa, Alma, i
cuvivies non torneranno mai nelle pampas. La promessa del ritorno
galleggia insieme alle loro carcasse sulle acque della laguna». Alma non
immagina che la storia di quegli uccelli finirà per assomigliare così
tanto a quella dello scrittore. Gli ultimi americani è dedicato "a tutti
coloro che migrano" ed è il racconto di tre rotte migratorie che
convergono negli Stati Uniti ma che arrivano da molto lontano. Lo
scrittore e Lola sono cresciuti insieme in un' hacienda colombiana, lui
come figlio del padrone e lei di una governante. Ancora adolescenti, si
sono innamorati, ma un evento doloroso ha finito per dividerli. Si
ritrovano molto tempo dopo a New York, dove lui arriva come rifugiato
politico e lei come immigrata illegale. La storia di Alma, invece,
comincia in un quartiere povero alla periferia di Roma. Dopo molti anni
negli Stati Uniti e la fine di un matrimonio, una sera partecipa a una
competizione di storytelling. E qui che conosce lo scrittore, ormai
famoso, e Lola. Quel primo incontro darà vita a un intreccio d'amore e
amicizia che in modi inaspettati finirà per coinvolgere tutti e tre.
REVIEW
Le persone migranti si sentono sempre in viaggio, sospese sul senso di appartenenza: si appartiene al luogo in cui si nasce o al luogo dove si muore? Arianna Farinelli esplora questa condizione di vita nel suo nuovo romanzo 'Gli ultimi americani' pubblicato da Mondadori.
I tre protagonisti: uno scrittore sudamericano volutamente senza nome, la sua compagna sudamericana Lola e Alma, scrittrice di un quartiere povero della periferia romana da tempo negli Stati Uniti, che stringerà con loro un legame di amore e profonda amicizia, sono fuggiti da un passato che non si cancella mai.
Si trovano tutte e tre a New York, Lola e lo scrittore sono scappati dalla Colombia, lei è immigrata clandestina, lui un rifugiato politico. Alma li conosce ad una competizione di storytelling. Sono loro gli ultimi americani.
"Come gli uccelli migratori, che sono una forte metafora nel
romanzo anche gli esseri umani migrano per scappare dalla
guerra, ma anche dalla povertà. Tutta la vita può essere
considerata una tenace e a volte purtroppo disperata migrazione
dal dolore verso la felicità. I miei profughi scappano da una
guerra che è a bassa intensità, quindi diversa dalla guerra che
vediamo oggi in Ucraina che è ad alta intensità, di invasione"
dice la Farinelli, politologa e scrittrice nata a Roma
nel 1975 che da vent'anni vive negli Stati Uniti.
Ma come pensa evolverà questa guerra? "Siamo ad un punto in
cui le cose stanno precipitando: l'Occidente è sempre più
coinvolto nella guerra, il negoziato di pace si allontana sempre
di più. Spero che non si arrivi a soluzioni come l'uso di armi
nucleari perché sarebbe un disastro per tutti. L'America è già
in guerra e questo è anche il sentire della maggior parte degli
americani. Lo dimostrano sia le spese militari - Biden ha
chiesto al Congresso 813 miliardi di dollari di spese per la
difesa, di cui 700 per armamenti - e tutte le armi che sono già
state consegnate agli ucraini, all'inizio solo difensive e da
pochi giorni anche offensive" spiega la Farinelli. E aggiunge:
"gli Stati Uniti, l'Australia e l'Inghilterra hanno deciso di
investire in missili ipersonici perché la Russia li ha
utilizzati. Tutte cose molto preoccupanti".
Ma chi sono gli ultimi americani del titolo che si ispira al libro degli anni '60 'Poesia degli ultimi americani' di Fernanda Pivano dedicato alla beat generation? "Sono i miei protagonisti perché sono americani di immigrazione recente. Ma c'è anche una questione psicologica: quando una persona migra sente di non appartenere più al Paese dal quale è partita ma neppure a quello dove è arrivata. La bambina nella storia si chiama Nanda in omaggio alla Pivano".
Lo scrittore è un uomo tormentato, pensa al suicidio. "Come dice Alma - spiega la Farinelli - tutto quello che voleva fare nella vita era scrivere però più lo desiderava e più la scrittura sembrava sfuggirli. Poi si scopre che in realtà i suoi libri li ha scritti Lola e il suo legame con Alma sarà predominante". Entrambe hanno subito violenze e, dice la Farinelli, "accade a tante donne e non si racconta. Se guardi la guerra in corso: le vittime sono i bambini e le donne abusate sessualmente" dice la Farinelli che sta già scrivendo un nuovo romanzo: "è ambientato negli anni Ottanta negli Stati Uniti e racconta di italo americani che volevano fare la rivoluzione comunista in America fuori tempo massimo. Si basa su una storia realmente accaduta".
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