Se non mi fosse vietato di raccontare/i segreti della mia prigione, potrei dirti/cose di cui la più lieve/ti strazierebbe l’anima. La guardia è alla porta, mi osserva, come se stesse aspettando che succeda qualcosa. Perché sei qui? Le forche vanno bene, per chi? Per quelli che fanno male, rispondo. Quindi perché sei qui? Non lo so, dico. Dimmi una cosa, dice. Sei mai restato sdraiato nella tua cella a guardare il soffitto, a chiederti come sei finito qui dentro, senza poter dormire perché non riesci a smettere di pensare a quel giorno?
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