Una famiglia ha molti segreti.
Il più inquietante è nascosto nella natura strana e inquietante della realtà che ci circonda.
La vita altrove
“Nelle mie fantasie l’albatro era un uccello strano e solitario, e vedere quegli animali che vivevano tutti insieme nelle loro colonie mi pareva quasi un ossimoro. Ma il mondo – lo so per esperienza – è pieno di rarae aves, di bestie rare che non sanno neppure di essere tali.”
All’improvviso, quando meno se lo aspettano, i protagonisti di questo
libro si ritrovano scacciati dalle loro vite. A volte è per ragioni di
cuore, altre di lavoro o familiari, spesso semplicemente per caso: la
realtà viene drasticamente sovvertita e sono costretti ad adattarsi a
circostanze inaspettate, a navigare senza bussola in acque sconosciute.
Una ragazza incontra in ospedale un parente misteriosamente bandito
dalla famiglia; un attore, in piena crisi professionale, si insinua
nella vita di un rinomato collega; una donna vive in un mondo in agonia,
dove l’unica consolazione è rifugiarsi nel sonno; un uomo crede di
scoprire la soluzione al suo logoro matrimonio in una stradina
solitaria. Anche la famiglia, con le sue logiche spesso sfuggenti, i
suoi piccoli e grandi tradimenti, i suoi segreti e le aspettative è una
costante di questi otto racconti. Come pure il mondo animale e il mondo
vegetale che, in un continuo dialogo, fanno da contraltare a quello
degli umani.
Con la precisione e l’estro di un funambolo, Nettel si
muove tra reale e fantastico, riuscendo ancora una volta a rivelare la
natura strana e inquietante della realtà che ci circonda.
“Lo stile di Guadalupe Nettel è asciutto, la lingua semplice,
chirurgica, ma la narrazione è incandescente perché la scrittrice riesce
a cogliere ogni minima smagliatura e a mostrarne l’imperfetta
riparazione.” – Cristina Taglietti, La Lettura
“Nettel ci porta al cuore delle nostre ossessioni.” – Le Monde
“Tra le più geniali e meno convenzionali scrittrici latinoamericane.” – Andrea Marcolongo, TuttoLibri
Guadalupe Nettel
Guadalupe Nettel è nata a Città del Messico nel 1973. Nella sua carriera
ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali il premio
franco-messicano Antonin Artaud (2008), il premio tedesco Anna Seghers
(2009), il Premio de narrativa breve Ribera del Duero (2013) per la
raccolta di racconti Bestiario sentimentale, il Premio Herralde de Novela (2014) e il Premio Cálamo per La figlia unica (2020).
Con La Nuova Frontiera ha pubblicato Bestiario sentimentale, Petali e La figlia unica.
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