martedì 4 aprile 2017

LA GRANDE CECITÀ di Amitav Ghosh - Neri Pozza



NERI POZZA 
22 APRILE - Earth Day 2017 - LA GRANDE CECITÀ
  Posted 4 Aprile 2017 by labibliotecadikatia.blogspot.it
LA GRANDE CECITÀ, Amitav Ghosh

“L’Earth Day (la Giornata della Terra) è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, celebrata ogni anno il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l'equinozio di Primavera.
Nata nel 1970 per sottolineare la necessità di conservazione delle risorse naturali terrestri, la Giornata della Terra è divenuta un importante avvenimento educativo ed informativo, oggi coordinato dall’Earth Day Network, organizzazione che si propone di creare, entro il 2020, anno in cui ci celebrerà il 50esimo anniversario della manifestazione, una rete globale di cooperazione ambientale senza precedenti.
In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2017, Neri Pozza pubblicherà il libro di Amitav Ghosh “La grande cecità. Il cambiamento climatico e l’impensabile”, nel quale lo scrittore, giornalista e antropologo indiano affronta una delle questioni più importanti:
"Come possono scrittori, studiosi e politici combattere l’incapacità collettiva di affrontare il cambiamento climatico?”


LA GRANDE CECITÀ, Amitav Ghosh

IL LIBRO - Nei primi anni del XXI secolo Amitav Ghosh lavorava alla stesura de Il paese delle maree, il romanzo che si svolge nelle Sundarban, l’immenso arcipelago di isole che si stende fra il mare e le pianure del Bengala.
Occupandosi della grande foresta di mangrovie che le ricopre, Ghosh scoprì che i mutamenti geologici che ciclicamente vi avvenivano – un argine poteva sparire nell’arco di una notte, trascinando con sé case e persone – stavano diventando qualcos’altro: un cambiamento irreversibile, il segno di un inarrestabile ritrarsi delle linee costiere e di una continua infiltrazione di acque saline su terre coltivate.
Che un’intera area sotto il livello del mare come le Sundarban possa essere letteralmente cancellata dalla faccia della terra non è cosa da poco. Mostra che l’impatto accelerato del surriscaldamento globale è giunto ormai a minacciare l’esistenza stessa di numerose zone costiere della terra.
La domanda, per Ghosh, nacque perciò spontanea. Come reagisce la cultura e, in modo particolare, la letteratura dinanzi a questo stato di cose? La risposta è contenuta in questo libro in cui l’autore della trilogia della «Ibis» ritorna con efficacia alla scrittura saggistica.
La cultura è, per Ghosh, strettamente connessa con il mondo della produzione di merci. Ne induce i desideri, producendo l’immaginario che l’accompagna.
Una veloce decappottabile – un prodotto per eccellenza dell’economia basata sui combustibili fossili – non ci attrae perché ne conosciamo minuziosamente la tecnologia, ma perché evoca l’immagine di una strada che guizza in un paesaggio incontaminato; pensiamo alla libertà e al vento nei capelli; a James Dean e Peter Fonda che sfrecciano verso l’orizzonte; a Jack Kerouac e a Vladimir Nabokov. Questa cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, è stata capace di raccontare guerre e numerose crisi, ma rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico.
Quando il tema del cambiamento climatico appare, infatti, in una qualche pubblicazione, si tratta quasi sempre di saggistica.
La rara e fugace comparsa di questo argomento in narrativa è sufficiente a relegare un romanzo o un racconto nel campo della fantascienza.
Che cosa è in gioco in questa resistenza? Un fallimento immaginativo e culturale che sta al cuore della crisi climatica?
Un occultamento della realtà nell’arte e nella letteratura contemporanee tale che «questa nostra epoca, così fiera della propria consapevolezza, verrà definita l’epoca della Grande Cecità»?

Amitav Ghosh è nato a Calcutta nel 1956, ha studiato a Oxford e attualmente vive tra la sua città natale e New York. Considerato «uno dei più grandi scrittori indiani» (la Repubblica), per Neri Pozza ha pubblicato: Il paese delle maree (2005), Circostanze incendiarie (2006), Il Palazzo degli specchi (2007), Mare di papaveri (2008), Il cromosoma Calcutta (2008), Lo schiavo del manoscritto (2009), Le linee d’ombra (2010), Il fiume dell’oppio (2011) e Diluvio di fuoco (2015).

«La leggerezza e l’agilità della scrittura di Ghosh riescono a mantenere tutta l’urgenza e le ombre di qualcosa che non riusciamo davvero a guardare: il destino dell’umanità».
Giorgio Agamben

«Una riflessione acuta, provocatoria e originalissima dalla penna di uno dei più grandi scrittori indiani».
la Repubblica

«Sono rare le occasioni in cui uno scrittore sfoggia una comprensione così feroce e una capacità narrativa tanto brillante da trasformare un soggetto ben noto portandolo alla luce in questo modo».
Naomi Klein, autrice di No logo
Traduzione e cura di Anna Nadotti e Norman Gobetti
Euro 16,50
208 pagine
EAN 9788854513372
COLIBRÌ

 

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