martedì 18 aprile 2017

THE DRAGONFLY FIORI ROSSI DI ALEXANDRA CASTLES - SELF-PUBLLISHING






Titolo: The Dragonfly - Fiori Rossi Vol. 1
Autrice: Alexandra Castles

Editore: Self-Publlishing

Genere: Distopico, Post-apocalittico

Data di uscita: 13 Settembre 2016

Formato: ebook
Pagine: 284
ASIN: B01LQQTG8I
Prezzo: € 2,99
Link per l'acquisto: amazon






SINOSSI

Los Angeles 2019.
La popolazione mondiale è stata decimata dalla siccità e dal "Fiore Rosso", un nuovo ceppo virale con sintomi simili alla febbre emorragica. Alaska ha visto da vicino quelle escrescenze dai bordi frastagliati simili a fiori, li ha seppelliti in giardino assieme ai corpi consumati dei suoi genitori e di sua sorella Lucy. Circondata solo da morte e senza cibo, parte alla ricerca dell’unica persona che le è rimasta in vita. In un viaggio pieno di incognite conoscerà per la prima volta l’amicizia, l’amore, ma anche l’egoismo di uomini disposti a tutto. Dalla piaga del virus sorge un male altrettanto letale: Alaska rimane intrappolata in un mondo dove conta soltanto la legge del più forte e i cui abitanti sono ossessionati da progetti malvagi portati avanti con cieca dedizione. Ce la farà a sopravvivere? Riuscirà a salvare le persone che le sono entrate nel cuore? La libellula è il simbolo che la protagonista ha scelto di farsi tatuare sulla pelle, un segno di coraggio e libertà: esprime il suo proposito di rimanere se stessa e non permettere ad altri di disporre della sua vita. È un libro intrecciato di sentimenti: parla di crescita, di amicizia e di un amore più forte delle paure e delle responsabilità che ci portiamo appresso. Da leggere tutto d’un fiato. Crescere è doloroso ma necessario per sopravvivere in un mondo ostile e insidioso, e Alaska lo dovrà imparare in fretta.

Vieni a conoscere il mondo di Alaska su: www.fiorirossi.it


facebook.com/saga.fiori.rossi

instagram:alaska_dragonfly


CONOSCIAMO L'AUTRICE ALEXANDRA CASTLES





Le sue più grandi passioni sono i viaggi, la cucina, il teatro e i film catastrofici. Ma la cosa che ama di più è stare sotto le coperte in compagnia di un libro, soprattutto se l’autore è Stephen King. Da alcuni anni ha scoperto di non poter fare a meno di scrivere e che non ci sono limiti alla fantasia da cui scaturisce il magico potere di raccontare storie alle persone… The Dragonfly è il suo romanzo d’esordio, il primo della trilogia



 
 RECENSIONE

Un’epidemia spaventosa sta colpendo il pianeta Terra, le cui prime avvisaglie si manifestano sotto forma di virust provocando sintomi simili alla febbre emorragica. Evento drammatico questo per una società affrancata ad un complesso, dove il bene, la razza umana con qualche rara eccezione, deve riconoscere e sconfiggere il male. 

La lotta tra il bene e il male diventa un gioco, entrambe le fazioni dei sopravvissuti, vengono costantemente ostacolate da scherzi del destino, guizzi dell’autrice che riescono a stravolgere le ovvietà conquistando l’interesse pagina dopo pagine.

Ad una iniziale confusione, si sostituisce l’orrore nello scoprire in dettaglio che questa contaminazione è stata in grado di spazzare via qualsiasi forma di vita dal pianeta Terra. L’unica soluzione possibile sembra un lavoro immane, soprattutto tenendo conto dei superstiti e delle complicazioni correlate a leggi fisiche di cui è necessario tener conto. Per gestire le incognite, quasi tutto il mondo si unisce nello sforzo, nella speranza di salvare il genere umano e l’ecosistema terrestre.

La trama  riesce a coinvolgere il lettore portandolo in un mondo inedito, dove sceglierà e apprezzerà un protagonista tra i tanti, seguendo ogni sua vicenda con maggiore trasporto. I sopravvissuti sono intenti a (ri)costruire la loro società ideale: concetto di proprietà abolito, poiché non esiste nessun governo che limiti la libertà personale; il pianeta è desertico, inospitale, viverci è arduo e richiede che ogni individuo contribuisca alla sopravvivenza di se stesso  e della comunità, in una condizione di totale uguaglianza.

C’è un momento nella vita di Alaska, in cui dovrà scegliere se essere come tutti gli altri per il resto della vita, (conformarsi al resto dei contagiati, sopravvissuti o dei reclusi), oppure rendere virtù le sue particolarità di coraggio e libertà.

Gli ultimi diciassette anni per lei sono stati una vera e propria agonia e non solo a causa dell’inevitabile dolore dovuto alla perdita di tutti i suoi cari, ma anche per via di quel vuoto senza nome che percepisce nel profondo e di cui non riesce a liberarsi. Ancora non sa che ad attenderla lì c’è il suo destino a cui finora si è sottratta senza saperlo, più complesso e pericoloso di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

In un’atmosfera di impegno e di attesa, ma anche di panico e di fanatismi gli abitanti della Terra si apprestano ad affrontare l’evento traumatico per poter essere certi di sopravvivere, alla terribile tempesta. 

La Terra è devastata, ma gli esseri umani, pur avendo subito perdite e lutti, alcuni sono ancora vivi. Il futuro della Terra è di colore Rosso, colpisce l'intero pianeta e i pochi superstiti lottano per sopravvivere. Rosso come le viscere che colora dai corpi di carne. Rosso, il colore della superficie degli oceani, prosciugati e trasformati in sconfinanti deserti. In questo universo virato ruggine, si aggirano rari stralunati viandanti. 

Tutti vivono alla giornata, nella disperata ricerca di cibo e  della preziosa acqua, o piuttosto di risposte che soddisfino più profondi bisogni esistenziali. La protagonista lasciata la casa si addentra tra polverose colline coperte di detriti, ma con la scorta di un po’ di viveri. Avanza tra i ricordi, incubi e deliri, finchè incontra Ines. Una ragazza coraggiosa, ma disillusa dalla vita che preferisce starsene sulle sue senza farsi coinvolgere dagli altri. 

Insieme verso una possibile speranza, verso il futuro, qualsiasi esso sia. L’ambientazione del dopo contagio, viene interpretata in chiave intimista, si vuol parlare della ricerca di se stessi e della violenza che dilaga, in un mondo che non offre più alcuna facile certezza. In seguito Alaska conosce Alex e Sam. I due ragazzi sono amici da sempre, legati da un passato che in comune.  Alex è un ragazzo esuberante e dalla battuta pronta, un ver leader, ma la grave perdita subita fa vacillare le sue certezze. Sam ha l’espressione di onesta dipinta sul volto. Lui era così, non vi era finzione né posa nel suo modo di essere, buono, dolce, quanto furbo e veloce nel capire persone e cose, grazie anche alla sua intelligenza e al suo modo di pensare fuori dagli schemi. Sarà proprio questa sua sicurezza, la sua personalità di cui Alaska si innamora. Tra pericoli e insidie, proprio il passato  potrebbe essere la chiave per svelare l’identità di un nemico che resta celato nell’ombra.

La violenza, il delirio e la precarietà della vita sono solo un mezzo simbolico per dare voce a domande universali, a cui i personaggi offrono risposte diverse: la morte della razza umana, l’amore, la pratica per mantenere il ricordo dell’umanità perduta, il vagare della protagonista, rappresentano il tormento dell’uomo, smarrito in un realtà estrema che non ammette grandi speranze, né tollera illusioni.

I giovani sopravvissuti lottano per ristabilire la giustizia, o per trovare un’oasi felice in cui poter iniziare una nuova idilliaca vita. La narrazione delle loro azioni è lineare: i fatti riguardano il presente, ammettendo tutt’al più qualche rapido flashback a far luce sul passato.  Il viaggio di Alaska si frantuma in una serie di episodi, che ben riproducono il suo vissuto di viaggiatrice, il suo inconscio.

La trama del romanzo riprende per un attimo colore, riallacciandosi alle prime sequenze. Di cui io mi pongo delle domande: Ma è realtà, o solamente un sogno piacevole in mezzo a tanti incubi? Eventi trascorsi si mescolano al presente e ad un futuro sognato, fino alla conclusione che forse rappresenta la speranza. 

Il primo romanzo della saga, racconta con grazia sapiente e stile asciutto, la storia formativa di una ragazza semplice la cui crescita interiore si completa affrontando il male causato dall’epidemia. La vicenda  raccontata copre una arco di tempo, durante il quale i personaggi cambiano, crescono, si adattano, si innamorano. Accanto all’azione descritta nel romanzo, appaiono approfondimenti psicologici che fanno da filo conduttore nella relazione, tra alcuni personaggi: come il loro  evolversi, questo nuovo sentimento che prova Alaska, le sconvolge la vita  creandole non pochi conflitti interiori. Questo nuovo sentimento matura di pagina in pagina in un crescendo affettivo che brucia ogni tappa, passando nello spazio di qualche pagina dal rispetto, all’amicizia, alla complicità, poi (forse) all’amore.

I personaggi del romanzo ”The Dragonfly Fiori Rossi dell’autrice Alexanfra Castle, sono personaggi reali, con le loro debolezze, i loro timori e le loro azioni. Mentre il lettore legge, i personaggi si sono ritagliati un posticino nel nostro cuore. 

Alexandra Castles è stata in grado di creare un mondo in cui i valori quali: l’amicizia, l’amore, l’odio si concentrano con un ritmo costante, un sentire così eterno e potente, dall’inizio fino alla fine del romanzo.  


CITAZIONI DEL LIBRO

“La violenza e il saccheggio dilagavano in città da quando, negli ultimi mesi, l’esercito e lo stato avevano smesso di occuparsi di noi, cessando di distribuire le tessere per il cibo e l’acqua potabile. Gruppi di disperati, disposti a tutto, vagavano per le case armati di coltelli, mazze o pistole in cerca degli ultimi viveri, in una spietata lotta per la sopravvivenza.”

“Mi ripetevo in continuazione che la vita è qualcosa di prezioso per tutti ed io non vi avrei rinunciato facilmente. Anche se trascinavo le mie giornate in preda alla paura e le notti con il terrore nel cuore, lo spirito di sopravvivenza mi faceva andare avanti un minuto dietro l’altro.”

"Ines mi ha detto che suo padre le ripeteva spesso che crescere vuol dire andare al centro della sofferenza e farsi avvolgere dal dolore, che non crederlo è un'ingenuità e non provarlo una sconfitta".

"Ecco, il dolore. Chi non lo ha mai provato? Chi non si è mai sentito sopraffatto dalla sofferenza. Ma è davvero così negativa? O in qualche modo è fondamentale soffrire nella vita per poi uscirne più forti di prima?

"Volsi l'attenzione al suo compagno: Travis. Il creatore e leader di quel piccolo pezzo di mondo. Devo dargliene atto aveva gestito il tutto in modo intelligente, ma era impossibile ignorare quella scintilla di pazzia in fondo alle sue iridi. E i folli sono temibili perchè del tutto imprevedibili".



 

1 commento:

  1. Gentilissima Caterina,
    è un piacere aver condiviso i personaggi del mio libro con Lei: ora sarà mio compito far arrivare prima possibile il sequel!
    Sono ancora più felice perché leggendo il Suo commento capisco che è stata colta l'anima del romanzo.
    Io vivo di sogni e lavoro per trasformarli in realtà nelle pagine dei miei libri e sono entusiasta di sapere che ci sono persone come Lei che hanno una grande passione per la lettura.
    Un sentito abbraccio.
    Alexandra

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