Titolo: The Dragonfly - Fiori Rossi Vol. 1
Autrice: Alexandra Castles
Editore: Self-Publlishing
Genere: Distopico, Post-apocalittico
Data di uscita: 13 Settembre 2016
Formato: ebook
Pagine: 284
ASIN: B01LQQTG8I
Prezzo: € 2,99
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SINOSSI
Los Angeles 2019.
La popolazione mondiale è stata decimata dalla
siccità e dal "Fiore Rosso", un nuovo ceppo virale con sintomi simili
alla febbre emorragica. Alaska ha visto da vicino quelle escrescenze dai
bordi frastagliati simili a fiori, li ha seppelliti in giardino assieme
ai corpi consumati dei suoi genitori e di sua sorella Lucy. Circondata
solo da morte e senza cibo, parte alla ricerca dell’unica persona che le
è rimasta in vita. In un viaggio pieno di incognite conoscerà per la
prima volta l’amicizia, l’amore, ma anche l’egoismo di uomini disposti a
tutto. Dalla piaga del virus sorge un male altrettanto letale: Alaska
rimane intrappolata in un mondo dove conta soltanto la legge del più
forte e i cui abitanti sono ossessionati da progetti malvagi portati
avanti con cieca dedizione. Ce la farà a sopravvivere? Riuscirà a
salvare le persone che le sono entrate nel cuore? La libellula è il
simbolo che la protagonista ha scelto di farsi tatuare sulla pelle, un
segno di coraggio e libertà: esprime il suo proposito di rimanere se
stessa e non permettere ad altri di disporre della sua vita. È un libro
intrecciato di sentimenti: parla di crescita, di amicizia e di un amore
più forte delle paure e delle responsabilità che ci portiamo appresso.
Da leggere tutto d’un fiato. Crescere è doloroso ma necessario per
sopravvivere in un mondo ostile e insidioso, e Alaska lo dovrà imparare
in fretta.
Vieni a conoscere il mondo di Alaska su: www.fiorirossi.it
facebook.com/saga.fiori.rossi
instagram:alaska_dragonfly
CONOSCIAMO L'AUTRICE ALEXANDRA CASTLES
Le sue più grandi passioni sono i viaggi, la cucina, il
teatro e i film catastrofici. Ma la cosa che ama di più è stare sotto le
coperte in compagnia di un libro, soprattutto se l’autore è Stephen King. Da
alcuni anni ha scoperto di non poter fare a meno di scrivere e che non ci sono
limiti alla fantasia da cui scaturisce il magico potere di raccontare storie
alle persone… The Dragonfly è il suo romanzo d’esordio, il primo della trilogia
RECENSIONE
Un’epidemia spaventosa sta
colpendo il pianeta Terra, le cui prime
avvisaglie si manifestano sotto forma di virust provocando sintomi simili
alla febbre emorragica. Evento drammatico
questo per una società affrancata ad un
complesso, dove il bene, la razza umana con qualche rara eccezione, deve
riconoscere e sconfiggere il male.
La lotta tra il bene e il male
diventa un gioco, entrambe le fazioni dei sopravvissuti, vengono costantemente
ostacolate da scherzi del destino, guizzi dell’autrice che riescono a
stravolgere le ovvietà conquistando l’interesse pagina dopo pagine.
Ad una iniziale confusione, si
sostituisce l’orrore nello scoprire in dettaglio che questa contaminazione è
stata in grado di spazzare via qualsiasi forma di vita dal pianeta Terra.
L’unica soluzione possibile sembra un lavoro immane, soprattutto tenendo conto
dei superstiti e delle complicazioni correlate a leggi fisiche di cui è
necessario tener conto. Per gestire le incognite, quasi tutto il mondo si
unisce nello sforzo, nella speranza di salvare il genere umano e l’ecosistema
terrestre.
La trama riesce a coinvolgere il lettore portandolo in
un mondo inedito, dove sceglierà e apprezzerà un protagonista tra i tanti,
seguendo ogni sua vicenda con maggiore trasporto. I sopravvissuti sono intenti
a (ri)costruire la loro società ideale: concetto di proprietà abolito, poiché
non esiste nessun governo che limiti la libertà personale; il pianeta è
desertico, inospitale, viverci è arduo e richiede che ogni individuo
contribuisca alla sopravvivenza di se stesso
e della comunità, in una condizione di totale uguaglianza.
C’è un momento nella vita di
Alaska, in cui dovrà scegliere se essere come tutti gli altri per il resto
della vita, (conformarsi al resto dei contagiati, sopravvissuti o dei reclusi),
oppure rendere virtù le sue particolarità di coraggio e libertà.
Gli ultimi diciassette anni per
lei sono stati una vera e propria agonia e non solo a causa dell’inevitabile
dolore dovuto alla perdita di tutti i suoi cari, ma anche per via di quel vuoto
senza nome che percepisce nel profondo e di cui non riesce a liberarsi. Ancora
non sa che ad attenderla lì c’è il suo destino a cui finora si è sottratta
senza saperlo, più complesso e pericoloso di quanto avrebbe mai potuto
immaginare.
In un’atmosfera di impegno e di
attesa, ma anche di panico e di fanatismi gli abitanti della Terra si
apprestano ad affrontare l’evento traumatico per poter essere certi di
sopravvivere, alla terribile tempesta.
La Terra è devastata, ma gli
esseri umani, pur avendo subito perdite e lutti, alcuni sono ancora vivi. Il
futuro della Terra è di colore Rosso, colpisce l'intero pianeta e i pochi superstiti lottano per sopravvivere. Rosso come le viscere che colora
dai corpi di carne. Rosso, il colore della superficie degli oceani, prosciugati
e trasformati in sconfinanti deserti. In questo universo virato ruggine, si
aggirano rari stralunati viandanti.
Tutti vivono alla giornata,
nella disperata ricerca di cibo e della
preziosa acqua, o piuttosto di risposte che soddisfino più profondi bisogni
esistenziali. La protagonista lasciata la casa si addentra tra polverose
colline coperte di detriti, ma con la scorta di un po’ di viveri. Avanza tra i
ricordi, incubi e deliri, finchè incontra Ines. Una ragazza coraggiosa, ma
disillusa dalla vita che preferisce starsene sulle sue senza farsi coinvolgere
dagli altri.
Insieme verso una possibile
speranza, verso il futuro, qualsiasi esso sia. L’ambientazione del dopo contagio, viene interpretata in chiave intimista, si vuol parlare della ricerca di se
stessi e della violenza che dilaga, in un mondo che non offre più alcuna facile
certezza. In seguito Alaska conosce Alex
e Sam. I due ragazzi sono amici da sempre, legati da un passato che in
comune. Alex è un ragazzo esuberante e
dalla battuta pronta, un ver leader, ma la grave perdita subita fa vacillare le
sue certezze. Sam ha l’espressione di onesta dipinta sul volto. Lui era
così, non vi era finzione né posa nel suo modo di essere, buono, dolce, quanto
furbo e veloce nel capire persone e cose, grazie anche alla sua intelligenza e
al suo modo di pensare fuori dagli schemi. Sarà proprio questa sua sicurezza,
la sua personalità di cui Alaska si innamora. Tra pericoli e insidie, proprio
il passato potrebbe essere la chiave per
svelare l’identità di un nemico che resta celato nell’ombra.
La violenza, il delirio e la
precarietà della vita sono solo un mezzo simbolico per dare voce a domande
universali, a cui i personaggi offrono risposte diverse: la morte della razza
umana, l’amore, la pratica per mantenere il ricordo dell’umanità perduta, il
vagare della protagonista, rappresentano il tormento dell’uomo, smarrito in un
realtà estrema che non ammette grandi speranze, né tollera illusioni.
I giovani sopravvissuti lottano
per ristabilire la giustizia, o per trovare un’oasi felice in cui poter
iniziare una nuova idilliaca vita. La narrazione delle loro azioni è lineare: i
fatti riguardano il presente, ammettendo tutt’al più qualche rapido flashback
a far luce sul passato. Il viaggio di
Alaska si frantuma in una serie di episodi, che ben riproducono il suo vissuto di
viaggiatrice, il suo inconscio.
La trama del romanzo riprende
per un attimo colore, riallacciandosi alle prime sequenze. Di cui io mi pongo
delle domande: Ma è realtà, o solamente un sogno piacevole in mezzo a tanti
incubi? Eventi trascorsi si mescolano al presente e ad un futuro sognato, fino
alla conclusione che forse rappresenta la speranza.
Il primo romanzo della saga,
racconta con grazia sapiente e stile asciutto, la storia formativa di una
ragazza semplice la cui crescita interiore si completa affrontando il male
causato dall’epidemia. La vicenda raccontata
copre una arco di tempo, durante il quale i personaggi cambiano, crescono, si
adattano, si innamorano. Accanto all’azione descritta nel romanzo, appaiono
approfondimenti psicologici che fanno da filo conduttore nella relazione, tra
alcuni personaggi: come il loro evolversi, questo nuovo sentimento
che prova Alaska, le sconvolge la vita creandole non pochi conflitti interiori.
Questo nuovo sentimento matura di pagina in pagina in un crescendo affettivo
che brucia ogni tappa, passando nello spazio di qualche pagina dal rispetto,
all’amicizia, alla complicità, poi (forse) all’amore.
I personaggi del romanzo ”The
Dragonfly Fiori Rossi dell’autrice Alexanfra Castle, sono personaggi reali, con le loro debolezze, i loro timori e le loro azioni.
Mentre il lettore legge, i personaggi si sono ritagliati un posticino nel
nostro cuore.
Alexandra Castles è stata in
grado di creare un mondo in cui i valori quali: l’amicizia, l’amore, l’odio si
concentrano con un ritmo costante, un sentire così eterno e potente,
dall’inizio fino alla fine del romanzo.
CITAZIONI DEL LIBRO
“La violenza e il saccheggio dilagavano in città da quando,
negli ultimi mesi, l’esercito e lo stato avevano smesso di occuparsi di noi,
cessando di distribuire le tessere per il cibo e l’acqua potabile. Gruppi di
disperati, disposti a tutto, vagavano per le case armati di coltelli, mazze o
pistole in cerca degli ultimi viveri, in una spietata lotta per la
sopravvivenza.”
“Mi ripetevo in continuazione che la vita è qualcosa di
prezioso per tutti ed io non vi avrei rinunciato facilmente. Anche se
trascinavo le mie giornate in preda alla paura e le notti con il terrore nel
cuore, lo spirito di sopravvivenza mi faceva andare avanti un minuto dietro
l’altro.”
"Ines mi ha detto che suo padre le ripeteva spesso che crescere vuol dire andare al centro della sofferenza e farsi avvolgere dal dolore, che non crederlo è un'ingenuità e non provarlo una sconfitta".
"Ecco, il dolore. Chi non lo ha mai provato? Chi non si è mai sentito sopraffatto dalla sofferenza. Ma è davvero così negativa? O in qualche modo è fondamentale soffrire nella vita per poi uscirne più forti di prima?
"Volsi l'attenzione al suo compagno: Travis. Il creatore e leader di quel piccolo pezzo di mondo. Devo dargliene atto aveva gestito il tutto in modo intelligente, ma era impossibile ignorare quella scintilla di pazzia in fondo alle sue iridi. E i folli sono temibili perchè del tutto imprevedibili".
Gentilissima Caterina,
RispondiEliminaè un piacere aver condiviso i personaggi del mio libro con Lei: ora sarà mio compito far arrivare prima possibile il sequel!
Sono ancora più felice perché leggendo il Suo commento capisco che è stata colta l'anima del romanzo.
Io vivo di sogni e lavoro per trasformarli in realtà nelle pagine dei miei libri e sono entusiasta di sapere che ci sono persone come Lei che hanno una grande passione per la lettura.
Un sentito abbraccio.
Alexandra