Il 15 febbraio la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito sull’eutanasia.
Proposto dall'Associazione Coscioni e appoggiato da una serie di associazioni, chiedeva di depenalizzare l'omicidio del consenziente. La Consulta ha ritenuto inammissibile questo quesito referendario perché, «a seguito dell'abrogazione, ancorché parziale, della norma sull'omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili».In primavera non si voterà dunque sul referendum sull'eutanasia.
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