mercoledì 9 febbraio 2022

RIACCENDIAMO TELESCUOLA. LA TV PEDAGOGICA.

 Buongiorno. Nel 1958 le lezioni ai giovani arrivavano dal piccolo scgermo: perchè non ripensare a quella iniziativa?


Uno dei grandi meriti della Rai delle origini è stato quello di aver promosso una serie di lezioni per il completamento del ciclo di istruzione obbligatoria, rivolta a ragazzi residenti in località prive di scuole. Era il 25 novembre 1958 e il grandioso programma si chiamava Telescuola (da non confondere con <<Non è mai troppo tardi>> del maestro Manzi.

Con le scuole chiuse, specie per i ragazzi delle scuole elementari e medie costretti a casa (limitati ed estenuanti i parenti, che non sanno più cosa inventarsi), la Rai potrebbe con grande profitto allestire una nuova Telescuola, in accordo con il Ministero dell'Istruzione. I canali a disposizione ci sono e non dovrebbe essere difficile trovare una squadra di bravi insegnanti.

Si lasci Internet alla università e alle superiori: spesso le scuole elementari ne sono sprovviste e la teleconferenza richiede, comunque, una platea attrezzata. La tv generalista è condivisione, comunità, una fatalità di massa. Potrebbe persino riacquistare senso l'espressione servizio pubblico. Lezioni al mattino, seguendo i piani di studio ministeriali e sfruttando l'enorme materiale didattico che la Rai possiede. Pomeriggio compiti (una qualche frmula la si troverà), e anche ricreazione.

Riscoperta della tv pedagocica? Il nuovo è sempre un calcolo dell'antico.

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