venerdì 11 febbraio 2022

RECENSIONE: UNA VITA VIOLENTA DI P.P.PASOLINI - EINAUDI 1979

Occupazione di alloggi

di Pier Paolo Pasolini


P.P.PASOLINI

UNA VITA VIOLENTA

EINAUDI, 1979 






 

RECENSIONE

Pasolini fu noto, per un certo periodo sprattutto come il narratore della vita delle borgate romane: l'estensione di case e baracche che copriva la priferia di Roma ed in cui si viveva un'esistenza precaria, ai margini della società organizzata. In questo mondo Pasolini vide il persistere di un'anima popolarelegata a motivi di vita preesistenti al sorgere della societàindustriale, completamente estranea alla mentalità ed alla morale borghese, capace di esprimereuna sua forza vitale istintiva; un mondo di personaggi che vivevano alla giornata ed in cui anche le situazioni drammatiche, la guerra, la fame, il carcere, la morte, erano accettate come fatti naturali.

A questo mondo Pasolini cercò di aderire anche attraverso un'espressione linguistica che riprendeva elementi tipici del gergo di quest'ambiente: un linguaggio colorito ed efficace, direttamented realistico, che contribuiscr all'effetto di documento di vita popolare.

Le pagine del romanzo Una vita violenta, ci mostrano come si sia venuto aggregando, durante l'ultima guerra e nell'immediato dopoguerra, il mondo pittoresco delle borgate, attraverso le vicende della famiglia del protagonista.

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