venerdì 6 ottobre 2023

CINEMA: IL CIELO SOPRA BERLINO CAPOLAVORO DI WIM WENDERS

Cinema: Il Cielo sopra Berlino

Il capolavoro di Wim Wenders torna nelle sale il 2 ottobre nell'ambito della rassegna Cinematografica di Bologna Il Cinema Ritrovato al Cinema.

Restaurato in 4K dalla Wim Wenders Foundation a partire dal negativo originale. Il Cielo sopra Berlino ci parla ancora oggi con chiarezza e poesia, riuscendo a trovare un suo meraviglioso baricentro tra parola e immagine.

Una favola metropolitana che, pur essenso indissolubilmente legata al suo contesto storico culturale, non risulta invecchiata di un giorno per la sua capacità di raccontare le emozioni che ci rendono umani, imperfetti e quindi vivi. Un film importante da guardare e riguardare perchè parla di noi.

Una Berlino della memoria

Tra echi dell'opera di Rilke e la necessità di raccontare quella che nel 1987 era ancora una città squarciata in due metà. Wim Wenders mette in scena una Berlino popolata da angeli: creature al di sopra del tempo e dello spazio che osservano le persone e che offrono conforto, quando possibile. Uno di loro, Damiel, complice anche l'incontro con una trapezista in crisi, inizia a manifestare il desiderio di diventare lui stesso un essere umano per provare finalmente un'infinita gamma di emozioni.

Chiunque sia stato a Berlino negli ultimi anni potrebbe ritrovare  quell'atmosfera tipicamente berlinese in cui, ancora oggi, all'angolo tra Potsdammer Platz e Erbertstrafe sembra davvero camminare al fianco di presenze invisibili. A Berlino, più di qualunque altro posto, si respirano il passato e i fantasmi ed è per questo che Wenders non volle tanto fotografare i monumenti della città ma i suoi abitanti, dando voce ai loro pensieri più intimi.

Riguardare oggi Il cielo sopra Berlino è un vero e proprio viaggio nella memoria della città: una sorta di iter geografico emotivo tra luoghi rigorosamente immutati e altri che hanno trovato nuova vita: il tutto per racconatre la crisi d'identità di un popolo privato della sua storia. Un sentimento che il regista sintetizza nella celebre sequenza dell'anziano uomo che non riesce pù a trovare la Potsdammer Platz, una volta considerata tra le piazze più belle d'Europa, e nel 1987 landa incolta, a ridosso del Muro. Terra di nessuno.

Una storia immortale 

Tuttavia pur raccontando una storia ben inserita in un contesto storico, culturale e sociale Il cielo sopra Berlino riesce, attraverso i suoi personaggi, a dare voce alle emozioni umane facendo del film un capolavoro senza tempo. Così come estranei allo scorrere del tempo sono gli angeli che ascolatano le preoccupazioni e le gioie dei berlinesi i quali, con i loro pensieri, si fanno portavoce dei nostri stessi desideri e paure. Sentimenti che nel 2023 non sono di certo cambiati.

Le emozioni umane, in particolare quella bramosia di vivere la vita appieno, non invecchiano e non a caso l'angelo Damiel, con il suo desiderio di incarnarsi in un mondo di colori, rappresenta quello slancio alla libertà e alla felicità che, dopotutto, riguarda tutti noi.

Infatti, pur essendo una storia ambientata in tempi incerti. Il cielo sopra Berlino guarda al futuro, ieri come oggi, dando voce e forma alle incertezze umane ma mettendo sempre al centro l'amore: che si tratti di quello con cui Marion esegue per l'ultima volta i suoi volteggi sul trapezio, della mano tesa  di uno straordinario Peter Falk, ex angelo che protegge chi ha desiderato diventare umano come lui, e ovviamente della scelta di Damiel  che vaga per tutta la città alla ricerca dell'unica donna che sia disposto ad amare.

A distanza di 36 anni Il cielo sopra Berlino è un ritratto luminoso e pieno di speranza. Un film unico che riesce a parlare non solo delle incertezze del passato ma anche di quelle del nostro presente senza mai mettere da parte poesia e bellezza: il tutto facendoci riflettere sul senso che ognuno di noi desidera dare alla propria esistenza oltre che sulle conseguenze della storia sulle vite di un popolo. Qualcosa che oggi, purtroppo, risuona estremamente attuale.

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