lunedì 16 ottobre 2023

LA FILOSOFIA DEI RIFUGIATI - S. YIZHAR, LA RABBIA DEL VENTO, EINAUDI

Che cosa pensa, che cosa desidera chi è costretto ad abbandonare il proprio Paese?

All'epoca della pubblicazione, oltre cinquant'anni fa, La rabbia del vento in Israele fu al centro di un acceso dibattito e di infinite polemiche: nonostante il tempo trascorso, le questioni sollevate conservano tutta la loro attualità.

 
 
 
La rabbia del vento

 EINAUDI
2005
L'Arcipelago Einaudi
pp. 86 - € 8,50
 
Traduzione di

 

Il libro

Fine anni Quaranta, poco dopo la fondazione dello stato di Israele: un drappello di soldati si avvicina a un villaggio palestinese; ha il compito di sgomberare e distruggere le case, e di trasferire gli abitanti in un campo profughi oltre confine. Gli ordini sono eseguiti quasi scherzando, e dai commenti sull’arrendevolezza e la povertà dei nemici emerge la profonda disistima nei confronti degli arabi. Alcuni fuggono, la maggior parte viene caricata sui camion, le case vengono fatte saltare. Solo nel narratore si fanno largo i dubbi sulla liceità morale e l’opportunità politica di queste azioni, ma nessuno dei suoi commilitoni è disposto ad ascoltarlo.

La rabbia del vento apparve nel 1949, subito dopo la proclamazione di Israele: il breve racconto narra di un drappello dell’esercito israeliano che ha l’ordine di sgomberare un villaggio palestinese. Armati di tutto punto, i soldati pensano di incontrare resistenza, ma si imbattono quasi esclusivamente in donne, anziani, bambini che vengono caricati su camion e portati in un campo profughi. Solo uno dei militari, il narratore, prova disagio per quell’operazione che considera ingiusta: esprime il suo punto di vista, ma è isolato e viene messo a tacere.
Sconvolgente resoconto sull’espulsione della popolazione palestinese dalle sue terre ma al contempo riflessione sul tema dell’identità e del rapporto con l’«altro», l’opera di Yizhar suscitò immediatamente un ampio e duraturo dibattito nella società israeliana a proposito delle basi etiche del nuovo stato, della responsabilità del singolo, del rapporto col nemico, della necessità di ubbidire agli ordini anche quando contrastano con la propria coscienza.

 

 

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