lunedì 16 ottobre 2023

LA SCOMMESSA DI UNA SOVRANITA' CONDIVISA.

Una risposta l'ha data Emmanuel Macron nel suo discorso sulla piazza della pace, nel centro di Noumèa, il mese scorso. La Francia è un baluardo di difesa dell'Occidente e della democrazia nel pacifico dalle ambizioni cinesi (e russe), è un saldo alleato di Giappone, Australia e Usa. Localmente però il suo discorso ha ottenuto molte più critiche che consensi. Anche perchè la retorica è tutto sommato la stessa con cui, negli anni Cinquanta, Charles de Gaulle lanciò la campagna nucleare che tanti disastri ecologici ha prodotto nel Sud Pacifico.

 

L'indipendenza dalla Francia, reclamata da ampi settori della società civile, approderebbe a quale tipo di società? Chi sarebbero i leader del futuro Stato? Sarebbero disposti a un lavoro di lotta contro le enormi diseguaglianze che sistono nel Paese?

La decolonizzazione, tuttavia, è un problema molto complesso. E' un pò come ricostruire un uovo dopo averlo sbattuto nell'omelette. le ricette facili non esistono e, come dimostra la storia di  molti Paesi africani citati da Amselle, l'indipendenza politica non è affatto una garanzia: Anzi. Se guardiamo alla storia dei Paesi e territori che sono rimasti nel cono d'ombra dell'Oltremare francese, britannico, spagnolo, portoghese e olandese, essi godono oggi, complessivamente, di migliori condizioni economiche dei loro vicini di casa indipendenti.  In alcuni casi le società autoctone negli Oltremare sono state riconosciute e godono di alcune tutele giuridiche ed economiche. Non è un qaudro tutto positivo certo.

La decolonizzazione delle menti e delle istituzioni, tuttavia, è un fenomeno complesso. Prendiamo la questione della moneta, per esempio. Non sarà certo il simbolo della decolonizzazione, ma non è neppure il diavolo, tanto che compare in tutti gli scambi consuetudinari dove le banconote sono state risemantizzate come simbolo della circolazione della parola.

Quello che fa problema sono alcune dinamiche introdotte dalla colonizzazione che si sono innestate come un cancro sul tessuto socio-politico locale. Quando si parla di decolonizzazione e di indipendenza è sempre bene chiedersi di chi e da chi. Il rischio di cadere dalla padella alla brace o di combinare guai seri irrigidendo identità e appartenenze etniche è ben evidente, come mette in luce Amselle a prposito dell'Africa.

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